BlackRock grazie a Trump si prende il porto di Panama

11 ore fa 7

AGI - La scorsa settimana BlackRock, il più grande gestore patrimoniale al mondo, ha dichiarato di essere a capo di un consorzio che pagherà quasi 23 miliardi di dollari per acquistare da CK Hutchison, con sede a Hong Kong, controllata da uno degli uomini più ricchi dell'Asia, più di 40 porti in tutto il mondo, compreso il 90% di Panama Ports, che gestisce i due principali ingressi nel canale.

 

L'accordo, secondo il Wall Street Journal, è stato raggiunto in appena un mese, un lasso di tempo insolitamente rapido per un'operazione di questa portata, la quale conferisce al consorzio BlackRock il controllo di decine porti in 23 paesi, tra cui Messico, Paesi Bassi, Egitto, Australia e Corea del Sud, un'enorme fetta di infrastrutture che un tempo rendeva Hutchison il più grande operatore di terminal al mondo. Prima di accettare di concludere qualsiasi cosa, Fink ha informato la Casa Bianca e, secondo alcune fonti coinvolte, BlackRock non avrebbe potuto procedere senza il sostegno di Donald Trump, il quale aveva segnalato i porti di Panama come una minaccia, nonostante il canale sia gestito e controllato da Panama.

 

La sua amministrazione ha infatti sostenuto che la Cina avrebbe potuto costringere i due terminal, che hanno gestito il 40% di tutti i container che hanno attraversato il canale l'anno scorso, a limitare le navi dirette in America. BlackRock, appena raggiunto l'accordo ha annunciato la transazione prima del discorso del presidente al Congresso la scorsa settimana. Trump ha orgogliosamente notato che una società americana stava acquistando i porti di Panama.

 

"Lo riprendiamo", ha detto tra gli applausi dei legislatori repubblicani. Insomma, l'intesa è stata un successo personale di Trump che l'aveva sponsorizzata ma, secondo il Wsj, essa rappresenta una vittoria ancora più grande per BlackRock e il suo amministratore delegato, Larry Fink, che negli ultimi anni è stato preso di mira dai critici conservatori per i suoi investimenti incentrati sul clima, specie dopo che il grande fondo ha aderito a una coalizione per il clima sponsorizzata dall'ONU nel marzo 2021.

 

Con l'operazione Panama, Fink si è dunque guadagnato la benevolenza di molti repubblicani e in primis di Trump, anche se, come nota il Wsj, non chiedete a Fink di politica: lui dice di essere concentrato esclusivamente sui profitti. Lunedì, durante una conferenza sull'energia tenutasi a Houston, Fink ha dichiarato agli investitori che BlackRock non controllera' il canale e che i porti di Panama rappresentano solo il 4% del valore dell'accordo. "Purtroppo, l'estrema sinistra e l'estrema destra non hanno detto che abbiamo comprato 44 porte", ha detto. "Hanno detto che ne abbiamo comprate due". Una volta concluso l'accordo, BlackRock e i suoi partner gestiranno circa 100 porti in tutto il mondo.

 

"Le economie mondiali, in un lungo ciclo, andranno bene", ha detto Fink, anche di fronte alle tariffe. Se l'economia globale può crescere al 2% o al 3%, i porti rimarranno attivi, ha aggiunto. "La necessità di commercio globale sarà solo più grande e più forte, non più debole". Nei giorni precedenti la finalizzazione dell'accordo, Fink ha avuto delle telefonate con Trump, il Segretario di Stato Marco Rubio, il Segretario del Tesoro Scott Bessent e il Consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz, ottenendo, secondo fonti vicine all'accordo citate dal Wsj, la benedizione dell'amministrazione.

 

Sempre secondo fonti citate dal Wsj, Hutchison ha accettato di disfarsi dei porti perché i suoi dirigenti erano preoccupati che un'amministrazione Trump ostile potesse rendere la vita difficile al loro conglomerato globale in espansione, specie dopo che a febbraio Rubio ha incontrato il presidente di Panama, informandolo che Trump aveva stabilito che il Partito Comunista Cinese aveva un'influenza "inaccettabile" sul canale e che erano necessari "cambiamenti immediati".

 

I dirigenti di Hutchison avevano già valutato la possibilità di vendere questi e decine di altri porti in precedenza, ma i tempi non erano maturi. Con Trump che faceva pressione e le azioni Hutchison scambiate a un notevole sconto rispetto alle attività sottostanti, le cose sono cambiate. Inoltre gli affari rapidi sono una caratteristica di Li Ka-shing, il miliardario 96enne fondatore di Hutchison, noto come il superuomo di Hong Kong, il quale inizialmente voleva respingere le pressioni per vendere i porti, un'unita' aziendale di cui era particolarmente orgoglioso.

 

Tuttavia, dopo il pressing americano, Li ha deciso che non era il momento di attaccare il presidente Trump e, secondo fonti a conoscenza della questione, Hutchison ha incaricato l'ex amministratore delegato di Citigroup, Michael Corbat, che è stato consulente dell'azienda dopo il suo pensionamento nel 2021, di mediare la vendita. Corbat e il dirigente di Hutchison, Frank Sixt, secondo la ricostruzione del Wsj, volarono a New York per incontrare potenziali acquirenti, tra cui BlackRock, la quale fino a poco tempo fa non avrebbe avuto l'esperienza operativa per fare un'offerta realistica su una rete di porti così estesa.

 

BlackRock gestisce 11.000 miliardi di dollari in asset, per lo più in azioni pubbliche e fondi obbligazionari, non infrastrutture private come i porti. Ma l'acquisizione di Global Infrastructure Partners da parte della societa' l'anno scorso sta cambiando il tipo di accordi che può fare. GIP gestisce importanti asset infrastrutturali come oleodotti, data center e aeroporti, tra cui Gatwick di Londra, offrendo a BlackRock competenza operativa. Nè BlackRock nè GIP avevano mai concluso un affare di asset privati così grande prima. 

Leggi l'intero articolo