Alphabet contende a Nvidia la supremazia nell'IA

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AGI - Alphabet sta mettendo in discussione la supremazia dei chip IA di Nvidia, insidiando pericolosamente il suo valore di mercato. Inoltre, più tecnicamente, grazie ai chip IA di Google, Alphabet sta iniziando a mettere alle strette le GPU multiuso di Nvidia, nate per la grafica e considerate le migliori da professionisti, gamer e sviluppatori IA, con le sue TPU personalizzate, considerate più competitive per la loro elevata efficienza energetica e per la velocità che mostrano nei carichi di lavoro ben mirati, soprattutto nei settori che operano su larga scala.

Perfino Wall Street la scorsa settimana se ne è accorta e ha cambiato cavallo: mandando parecchio giù le azioni di Nvidia e in alto invece quelle di Alphabet. Per anni, Nvidia è stata la spina dorsale della rivoluzione dell'intelligenza artificiale. Le sue GPU, abbinate al suo potente software Cuda, hanno reso l'azienda leader indiscussa nello sviluppo dell'intelligenza artificiale.

Il nuovo modello Gemini 3

Ora però il nuovo modello di Alphabet Gemini 3, che funziona interamente sull'infrastruttura TPU di Google, sta dimostrando di essere altrentanto valido se non il migliore, o comunque il meno costoso e spesso il più veloce, specie nella sanità o in altri grandi settori. A differenza di Nvidia, che vende un chip multiuso, Google progetta la TPU come un circuito integrato specifico per l'applicazione (ASIC), che è monouso e offre prestazioni di intelligenza artificiale per dollaro stimate fino a quattro volte superiori rispetto a quelle di Nvidia, principalmente perché è più economico da sviluppare e consuma molta meno energia.

Meta valuta le TPU di Google e la reazione di Wall Street

Meta Platforms sta attualmente valutando di investire miliardi di dollari nella TPU di Google per i suoi data center, potenzialmente a partire dal 2027. E martedì scorso proprio queste notizie sui rapporti tra Meta e Alphabet hanno innescato a Wall Street un'altalena al ribasso sui titoli Nvidia e al rialzo su quelli Alphabet, scatenando un 'putiferio' mediatico tra i due big del tech sulla leadership nell'IA, al punto che secondo alcuni analisti, citati dal Financial Times, Gemini 3 potrebbe aver "resettato" la "scacchiera della gerarchia IA", costituendo una svolta analoga a quella di "DeepSeek", la start-up cinese di IA la cui comparsa a gennaio ha innescato una forte svendita per i gruppi tecnologici statunitensi, inclusa Nvidia.

La battaglia per la capitalizzazione di mercato

Inoltre il testa a testa tra Alphabet e Nvidia non ha riguardato solo la tecnologia ma anche la ricchezza dei due gruppi. Negli ultimi tre mesi a Wall Street, la sovraperformance di Alphabet rispetto a Nvidia è stata del 50%, qualcosa di impressionante, visto che stiamo parlando della società numero uno (Nvidia) e di quella numero tre (Alphabet) al mondo per capitalizzazione, all'interno di un panorama, quello delle 'Magnificent Seven', che attualmente è a livelli stratosferici proprio grazie all'IA ma anche sottoposto a verifica, per le sue valutazioni eccessive, e a continui mutamenti quantitativi riguardo al valore di mercato. Questa estate Nvidia capitalizzava 2.000 miliardi di dollari sopra Alphabet, una forbice che si è rapidamente ridotta, specie nelle ultime settimane, tanto che ora tra questi due 'big' la differenza è scesa drasticamente e si attesta attorno ai 400 miliardi di dollari, poiché Alphabet, coi suoi TPU 'modello cinese', ha recuperato tantissimo e secondo gli analisti, sul fronte della capitalizzazione di mercato la situazione potrebbe a breve capovolgersi a vantaggio della holding di Google e a discapito di Nvidia.

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