Addio a Maria Rosaria Omaggio, una vita tra cinema e teatro

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AGI - E' morta l'attrice Maria Rosaria Omaggio, aveva 67 anni ed era malata da tempo. Nata a Roma l'11 gennaio del 1957 da una famiglia di origini napoletane, Omaggio ha trascorso cinquant'anni di carriera tra il cinema e il teatro dedicandosi anche alla scrittura, una delle sue passioni. Per il suo impegno nel sociale è stata nominata Goodwill Ambassador Unicef.

 

Inizia la sua carriera diventando subito popolare grazie alla partecipazione a Canzonissima nella stagione 1973-74 condotta da Pippo Baudo. A Canzonissima a 17 anni, conosce Salvatore Vanacore, che di anni ne ha 35, un impresario dello spettacolo che sposerà, il loro matrimonio durerà 14 anni. Ha preso parte ad oltre trenta film. Il debutto nel cinema è del 1976 con Squadra antiscippo e Roma a mano armata accanto a Tomas Milian.

 

Tra le altre interpretazioni cinematografiche, La lozana andalusa per Vicente escriva'; Culo e camicia con Renato Pozzetto di Pasquale Festa Campanile; Era una notte buia e tempestosa di e con Alessandro Benvenuti, Rimini Rimini l'anno dopo; Il Generale di Luigi Magni; gira in Inglese Advewnture of hercules, con Lou Ferrigno e Incubo sulla città. Jean Claude Lubjansky, aiuto di Peter Brook, la dirige in Francese ne Il triangolo a quattro lati. 

 

 

Nel 2008 ha girato i corti Adagio di Patrizio Cigliano e fine delle trasmissioni di Marcello Cotugno. Nel film Walesa, l'uomo della speranza di Andrzej Wajda, presentato alla Mostra di Venezia ha il ruolo di Oriana Fallaci, che intervistò il leader di Solidarnosc nel 1981.

 

Per la sua interpretazione ha vinto a Venezia il premio Pasinetti, il premio Arechi d'oro al festival del cinema di Salerno e nel 2014 il premio Oriana Fallaci. Anche in teatro ha interpretato Oriana Fallaci in Le parole di Oriana, Omaggio a Fallaci in concerto. Ha preso parte a diversi sceneggiati televisivi italiani, tra cui Racconti Fantastici, Sarto per signora, Il generale, Edera, Passioni, Micaela, Caro maestro 2, Donne di mafia, La squadra, Don Matteo 5, A fari spenti nella notte. Per quanto riguarda i suoi lavori come scrittrice l'ultima pubblicazione è Il linguaggio dei gioielli, significato nascosto e ritrovato dell'eterna arte dell'ornamento dalla A alla Zeta, per il quale le è stato assegnato il Premio Alfredo Cattabiani.

 

Ha pubblicato Viaggio nell'incredibile, saggio con il quale ha vinto, tra gli altri, il Premio letterario Fregene; L'energia trasparente, curarsi con cristalli, pietre preziose e metalli, tradotto in inglese, spagnolo, portoghese e tedesco e con XVII ristampa. I racconti di C'era una volta, c'è sempre e ci sarà ancora con i quali ha vinto il Premio Chiantino 1999. 

 

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