Addio a Gianni Pettenati, cantò 'Bandiera gialla'

7 ore fa 5

AGI - Addio a Gianni Pettenati: il cantante di 'Bandiera gialla', uno dei brani simbolo del divertimento negli anni '60 rimasto un classico delle serate revival in discoteca, è morto nella notte ad Albenga in provincia di Savona, all'eta' di 79 anni. È stata la figlia Maria Laura a darne notizia sui social: "Dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amarti. Ti abbracciamo forte".

Pettenati era nato a Piacenza nel 1945 e aveva debuttato all'età di vent'anni vincendo il Festival di Bellaria. Con il suo gruppo, gli Juniors, nel 1966 aveva inciso il suo primo 45 giri, una cover in italiano di 'Like a Rolling Stone' di Bob Dylan. Nello stesso anno arrivo' 'Bandiera gialla', versione italiana di 'The pied piper' del gruppo inglese Crispian St. Peters, divenuta un vero e proprio inno generazionale.

Il titolo prendeva spunto dalla trasmissione radiofonica di Gianni Boncompagni e Renzo Arbore in onda in quegli anni e il brano era un invito a ballare e a divertirsi: "Finche' vedrai, sventolar bandiera gialla, tu saprai che qui si balla, ed il tempo volera'". La canzone ebbe immediato successo anche perche' quasi contemporaneamente fu incisa in inglese da Patty Pravo che ne fece il lato B del singolo 'Ragazzo Triste' per promuovere la discoteca Piper Club di Roma, di cui divenne il brano simbolo.

Nel 1968 Pettenati era arrivato quinto a Sanremo con 'La Tramontana', cantata insieme ad Antoine, divenuta poi una presenza immancabile ai suoi concerti. Oltre a cantare, Pettenati si è distinto anche come critico musicale, scrittore e autore teatrale, con saggi come "Quelli eran giorni - 30 anni di canzoni italiane" con Red Ronnie e "Gli anni '60 in America".

Nel 2018 a Pettenati era stato concesso l'assegno vitalizio da 24mila euro all'anno previsto dalla legge Bacchelli per cittadini illustri, con meriti in diversi campi, che versino in stato di particolare necessità. 

Leggi l'intero articolo