A Venezia è il giorno di "Beetlejuice", Burton: "Ho ritrovato il piacere di fare film"

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AGI - "Negli ultimi anni ero rimasto un po' deluso dall'industria cinematografica e mi sono reso conto che se volevo fare qualcosa questo doveva venire dal cuore. Come il personaggio di Lidia nel film: quando si invecchia la vita prendere direzioni diverse da quelle previste e forse pure io mi ero un po' perso". L'ha detto il regista Tim Burton, alla conferenza stampa di presentazione di Beetlejuice Beetlejuice, film di apertura Fuori Concorso della 81esima Mostra del Cinema di Venezia che apre i battenti oggi al Lido di Venezia. "Questo film mi ha ridato il senso di fare delle cose - ha proseguito - mi ha fatto capire che devo adorare fare delle cose per poterle fare bene. Ora mi sono ritrovato con questo film". 

 

"Molte volte il finale non era scritto quindi abbiamo giocato molto con attori, musica... abbiamo lavorato velocemente per creare cose che di solito chiedono mesi, compravamo una bambola da un negozio di giocattoli, toglievamo i capelli e creavamo quello che volevamo quindi tutto e' stato creato con grande energia e in maniera molto, molto personale. Tutti gli attori hanno contributo, tutti i nostri personaggi sono nati quotidianamente". ha aggiunto Burton.

 

"Lo spirito del film e delle riprese fa parte del dna del progetto - ha proseguito - tutti potevano davvero vedere e non solo immaginare quello che succedeva. Non volevo fosse un sequel fatto per denaro ma fatto per motivi molto personali - ha concluso - non ho nemmeno guardato il primo film per potermi preparare, mi piaceva lo spirito delle cose e ho detto 'ok facciamolo'. E poi abbiamo scoperto di aver girato lo stesso numero di giorni del primo film e questo non era pianificato quindi ho pensato: 'Wow, lo spirito ricreato era davvero uguale al primo'". 

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