A Sanremo tornano le ballate d'amore, ma non mancano rap e tormentoni

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AGI - L'amore sarà il fil rouge del prossimo Festival di Sanremo. Dal primo ascolto riservato ai media, la gara all'Ariston si preannuncia "emozionale" con l'amore cantato in ogni sua declinazione: da quello tormentato o che si rimpiange, a quello innato verso la mamma e più in generale verso i rapporti umani. Nei testi dei 30 big in gara spazio anche alla nostalgia che corrode e alle autocertificazioni di piazza.
A dominare sono le ballad ma non mancano i generi dance, rap urban, la melodia più tradizionale e il cantautorato con l'esordio di Brunori Sas e Lucio Corsi e il ritorno di Cristicchi.


"Mi dispiace che manchi il tassello del rock - ha detto il direttore artistico e conduttore Carlo Conti durante l'anteprima degli ascolti per la stampa - ma non mi sono stati proposti brani, altrimenti non sarebbe mancato". Non possono mancare i tormentoni: per questa "categoria" in pole position i The Kolors.

 

Un inno energico alla vita sarà proposto da Francesco Gabbani. Dopo aver vinto due volte il Festival, (prima nella categoria giovani e poi tra i big), la "scoperta" di Carlo Conti tornerà sul palco dell'Ariston con "Viva la vita" che invita al Carpe diem: "Viva la vita questa vita che è solo un attimo/Un lungo attimo/ Viva la vita finchè ce n'è".

 

L'amore "instabile" è invece quello proposto da Clara. Il suo "Febbre" è un brano pop urban ("tu prendi me come un enfant in abito da gala/ ciò che provi è solo febbre che sale e scende"). L'interprete di "Mare fuori" è alla sua seconda partecipazione festivaliera.


L'amore tormentato è protagonista della ballad di Noemi che torna a Sanremo per l'ottava volta a distanza di due anni dall'ultima. Il suo brano "Se t'innamori muori" è scritto da Blanco, Mahmood e Michelangelo ("Ti stringerei fino a odiarti ma lo so, che non è facile lasciarsi perdere serenamente"). E di desiderio struggente parla Rose Villain con "Fuorilegge". "Se pensarti fosse un crimine stanotte io sarei Fuorilegge/ Partiamo domani/ Bonnie e Clyde", le parole della cantautrice e rapper, alla sua seconda partecipazione all'Ariston. 

 

 Lucio Corsi invece al suo esordio, si focalizza sulla contrapposizione tra apparenza e realtà con "Volevo essere un duro" ("Volevo essere un duro/un lottatore di sumo/ Però non sono nessuno/ Ho anche paura del buio". Un amore disincantato traspare dalle strofe di Rkomi, alla sua seconda partecipazione a Sanremo, con "Il ritmo delle cose" ("Dove sono i soldi adesso/che sei rimasta sola/ pornografia ma senza sesso/effetto senza droga").

 

C'è chi scommette sul tormentone dei The Kolors: "Tu con chi fai l'amore" che invita a lasciarsi andare ("Tu con chi fai all'amore/Stasera/Domani!Chissà"). Per il gruppo campano, vincitore di Amici 2015, è la terza partecipazione alla kermesse. E porteranno un brano scritto da Calcutta.


Fuori dal coro, Willie Peyote, che dopo aver già partecipato alla kermesse nel 2021, torna in gara tra i big con un brano, "Grazie ma no grazie", di denuncia sociale, che riporta al sound italodisco degli anni '80 ("Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare nelle piazze" e ancora "questa gente non fa un xxxx li mantengo tutti io con le mie tasse". Anche per Rocco Hunt un brano di denuncia. Il rapper, dopo aver trionfato nel 2014 nella sezione Nuove Proposte, porterà "Mille volte ancora", brano incentrato sulle sue origini, sulla sua terra e sulla sua storia ("L'erba cresce in un campetto abbandonato/colpa dei telefoni non ci hanno più giocato"). Non mancheranno incisi in napoletano ("me vonno fottere l'anema/ma je i'ccu poco sto buono"). 

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