AGI - I ricercatori hanno scoperto le origini e la diversità genetica dei Fulani, una delle più grandi popolazioni pastorali dell'Africa. Lo studio rivela una complessa ascendenza genetica con influenze provenienti sia dall'Africa settentrionale che da quella occidentale, plasmata da migrazioni storiche che hanno lasciato un impatto duraturo sul loro panorama genetico. I risultati della ricerca - guidata dalla Johns Hopkins University e dall'Università di Uppsala - sono stati pubblicati sull'American Journal of Human Genetics. Le popolazioni Fulani parlano lingue della famiglia Niger-Congo e vivono in luoghi sparsi nella fascia del Sahel/Savannah. Fino a ora le origini ancestrali del popolo Fulani non erano chiare. Ciò era dovuto principalmente al fatto che la stragrande maggioranza dei Fulani ha uno stile di vita nomade e utilizza accampamenti temporanei o tende mobili, che non lasciano prove archeologiche tracciabili.
"Sebbene i Fulani - spiega Cesar Fortes-Lima, primo autore dello studio - siano un gruppo di popolazione enorme, composto da oltre 40 milioni di persone, sono ancora ampiamente sottorappresentati nella ricerca genomica. Pertanto, questo studio ha importanti implicazioni per la nostra comprensione della storia della popolazione Fulani in particolare e della diversita' umana in Africa in generale".
Lo studio è stato condotto in sette paesi africani della fascia del Sahel in collaborazione con comunità Fulani e ricercatori locali. Gli studiosi hanno raccolto campioni biologici e informazioni antropologiche da oltre 460 Fulani in 18 località in Africa. Il team di ricerca ha scoperto correlazioni tra cultura, geografia e genetica che corrispondono alla distribuzione dei gruppi Fulani. "La nostra analisi - afferma Mame Yoro Diallo, coautore dello studio - ha rivelato differenze genetiche tra le popolazioni Fulani locali, evidenziando la loro complessa storia genetica, che è stata plasmata dalle interazioni con diversi gruppi locali e vari eventi demografici".
La ricerca sottolinea l'importanza dello stile di vita delle popolazioni Fulani. Le loro strategie di sussistenza come pastori nomadi hanno influenzato la diversità genetica tra le popolazioni Fulani locali insieme alla loro distribuzione geografica. Gli autori hanno inoltre rivelato una componente genetica strettamente associata a tutte le popolazioni Fulani studiate, suggerendo una componente ancestrale condivisa, probabilmente legata all'inizio della pastorizia africana durante il periodo del Sahara Verde, 12.000-5.000 anni fa. Inoltre, le popolazioni Fulani hanno mostrato contributi genetici da altri gruppi africani provenienti dall'Africa subsahariana occidentale, centrale e orientale.