Smartwatch e salute: l’approccio Amazfit spiegato da Jesús Carrero

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AGI - Amazfit è ormai una presenza consolidata sul mercato italiano dei dispositivi indossabili. Dalle prime soluzioni dedicate al monitoraggio sportivo fino agli attuali smartwatch, braccialetti e anelli intelligenti, l’azienda ha ampliato progressivamente la propria offerta, coniugando tecnologia e benessere. Oggi, accanto alle funzioni per l’allenamento, i prodotti Amazfit mettono al centro il monitoraggio della salute e del recupero, con l’obiettivo di democratizzare l’accesso a dati e strumenti che un tempo erano riservati solo agli atleti professionisti.

AGI ha intervistato Jesús Carrero, General Manager EMEA di Zepp Health, per capire come si stia evolvendo questa strategia.

Negli ultimi anni gli smartwatch sono passati dal monitoraggio sportivo alla salute quotidiana. Come si inserisce Amazfit in questo cambiamento?
Allenamento e salute sono due aspetti inscindibili. Non si può crescere nello sport senza prendersi cura del proprio equilibrio e senza monitorare parametri che segnalano stanchezza o stress. Per questo nei nostri dispositivi, dall’ultimo T-Rex 3 Pro fino agli anelli e alle fasce, integriamo strumenti che aiutano non solo a migliorare le performance ma anche a recuperare. Tutto confluisce nella Zepp App, che offre anche soluzioni innovative come Zepp Aura per il rilassamento o Food Logging per tracciare la dieta.

Il T-Rex 3 Pro raccoglie parametri complessi come VO2 max, variabilità cardiaca, qualità del sonno e BioCharge. Quanto è importante trasformare questi dati in indicazioni pratiche?
Fondamentale. L’attività fisica è la chiave per stare bene, ma i carichi devono essere calibrati sull’età, sulla condizione e sul livello di allenamento. Anche gli amatori, che hanno famiglia, lavoro e stress, devono considerare il recupero, di cui il sonno è la componente più importante. I nostri dispositivi permettono di capire i momenti in cui il corpo entra nel sonno profondo, di monitorare l’energia interna e di adattare le proprie abitudini. Così i dati diventano strumenti concreti per prendere decisioni migliori.

La batteria è un punto forte dei vostri dispositivi, con autonomie che superano le tre settimane. Quanto conta questa caratteristica?
Conta moltissimo. Un tempo l’orologio sportivo veniva usato solo durante gli allenamenti. Oggi, invece, si chiede a questi strumenti di monitorare 24 ore su 24. Se la batteria si esaurisce subito, il beneficio diminuisce. Noi investiamo in sensori e componenti ottimizzati per garantire continuità: l’utente non deve preoccuparsi di ricaricare ogni sera, e questo rende il monitoraggio realmente utile.

Amazfit propone un ecosistema che integra allenamento, benessere e anche intrattenimento. Quanto è importante questa visione?
Gli indossabili ci accompagnano sempre, non solo nello sport. Per questo abbiamo creato un ecosistema che comprende orologi, anelli, fasce ed auricolari, arricchiti da strumenti di intelligenza artificiale come Zepp Aura, Zepp Coach e Zepp Flow. Gli utenti possono collegare accessori di terze parti, condividere i dati su piattaforme come Strava e, a differenza di altri brand, accedere gratuitamente alla Zepp App. Vogliamo offrire scelta e flessibilità.

Il T-Rex 3 Pro è pensato anche per sport estremi, con GPS dual-band e mappe offline. Ma come rendete accessibile questa tecnologia a chi cerca solo strumenti di benessere?
Questa è la nostra filosofia: democratizzare i dati. Un tempo parametri avanzati erano appannaggio dei professionisti, oggi invece li rendiamo comprensibili e utili a tutti. Per questo abbiamo ricostruito l’app e rinnovato Zepp OS: non serve essere atleti per capire i dati, che vengono presentati in modo semplice e traducibili in scelte quotidiane.

Amazfit è partner di HYROX, uno sport emergente. Ci sarà sempre più interconnessione tra professionismo e vita quotidiana?
Sta già accadendo. I professionisti usano gli stessi strumenti di chi corre per piacere o benessere. Il principio è lo stesso: l’attività fisica va calibrata sulle capacità individuali. La tecnologia offre dati e guida: questo vale per chi si prepara a una competizione come per chi vuole semplicemente dormire meglio.

Quali saranno le priorità future nello sviluppo degli smartwatch Amazfit?
Tre direzioni principali: includere nuovi sport e discipline, arricchire i parametri di salute e recupero, integrare più profondamente l’intelligenza artificiale. Già oggi con Zepp Aura o Zepp Coach usiamo modelli linguistici per offrire consigli personalizzati. Ma siamo solo all’inizio: immaginate un orologio che rileva un calo improvviso della frequenza cardiaca e vi suggerisce di fermarvi all’ombra e bere. Questa non è fantascienza: è la direzione in cui i nostri dispositivi stanno già andando.

 

 

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