AGI - E' ora di riscrivere la storia di Babbo Natale. Al femminile. Arriva domani, 28 novembre, su Prime Video 'Natale senza Babbo' di Stefano Cipani con Luisa Ranieri che guida la riscossa delle donne, sempre protagoniste silenziose delle festività, a partire dalla fatidica notte tra il 24 e 25 dicembre quando il ruolo del protagonista è affidato a Santa Claus/Babbo Natale (qui interpretato da Alessandro Gassmann).
L’AGI ha incontrato i quattro protagonisti per approfondire i temi di questo film tutto al femminile che dimostra come sia forse ora di riscrivere sotto una nuova ottica le feste natalizie.
Babbo Natale è stanco. Così stanco da decidere di mollare tutto, nel bel mezzo dei preparativi, e prendersi una vacanza. È da questa crisi esistenziale che parte l’incipit narrativo di “Natale senza Babbo”, la nuova commedia natalizia in cui Alessandro Gassmann veste i panni di un Santa Claus disilluso, mentre Luisa Ranieri interpreta Margaret, la moglie che da sempre lo sostiene (e sopporta). Toccherà proprio a lei rimettere ordine e salvare la situazione, mentre due figure amatissime del folklore, la Befana (Caterina Murino) e Santa Lucia (Valentina Romani), proveranno a rubare la scena e a diventare le nuove protagoniste delle Feste.
Il film fotografa un presente in cui il Natale rischia di diventare un mero rito consumistico. Luisa Ranieri spiega che da questo punto di vista hanno voluto renderlo tristemente realistico: “Il film è un po' come la realtà, si è perso un po’ di vista il motivo per cui è nato il Natale e lo spirito del Natale. Siamo in una realtà super consumistica e quindi anche il Natale è diventato quello. Il film è un po’ una fotografia di come siamo messi e come forse potremmo provare a essere”.
Alessandro Gassmann condivide pienamente il pensiero della collega arrivando a usare un termine molto forte: “Sono totalmente d’accordo. La mercificazione del Natale è una cosa che lo allontana dall’origine, che è chiaramente religiosa. Io non sono credente, però anche a me dà molto fastidio questa mercificazione. Il film richiama allo spirito originario: stare con le persone che si amano, farsi dei regali e dirsi cose belle”.
La pellicola porta al centro un messaggio di sorellanza e di valorizzazione delle figure femminili legate al Natale, con Margaret che si ritrova a vedersela con le nemiche-amiche Santa Lucia e la Befana. Un messaggio che Luisa Ranieri sottolinea: “Penso che sia giusto rivalutare la figura femminile in tutto. E nel Natale spesso non si apprezza abbastanza il lavoro che fanno le donne all’interno della famiglia: è organizzazione, è lavoro extra, e non sempre sono aiutate”.
Su questo aspetto è forte anche il pensiero di Caterina Murino: “Diciamo che il monopolio delle feste ce l’ha Babbo Natale, che è un uomo. Adoro che la Andreozzi (sceneggiatrice, ndr) abbia scardinato questa potenza dell’immagine dell’uomo per metterci tre figure femminili importantissime, perché finalmente salveranno il Natale”.
La riflessione di Murino però va oltre la rappresentanza di genere: “Al di là dell’empowerment femminile, questo film è più incentrato sul fatto che si perda il significato del Natale. Babbo Natale ha perso il cuore perché vuol dire che tutti noi abbiamo perso le tradizioni, il senso della famiglia. Senza quello, nessuno può andare da nessuna parte”.
Un monopolio maschile spezzato anche grazie alla Santa Lucia di Valentina Romani: “È stato divertente misurarmi con un personaggio che ha dei poteri e che usa con grande scioltezza. Santa Lucia è legata al Sud, a Siracusa, e ho cercato di restituirle il più possibile le sue origini. Ho lavorato sul dialetto e mi sono divertita con le mie compagne di viaggio. Sono grande fan dei film di Natale: farne parte mi ha fatto sentire dentro una tradizione in cui credo”.
Infine è Gassmann a invitare a riscoprire il vero senso della festa, soprattutto in un periodo difficile come quello attuale: “Per me Natale è un momento, in un momento storico drammatico come quello che viviamo, dove cerchiamo tutti di staccare un attimo e di pensare alle cose belle e alla fortuna che abbiamo di avere persone che ci amano. Sotto l’albero io vorrei un po’ di pace”.
Un pensiero condiviso anche dalla Befana, che per le nuove generazioni metterebbe pochi dolcetti nella calza: “Forse dovrei mettere un po’ troppo carbone in questi anni… non voglio essere negativa, però nel mio cuore c'è un urlo di dolore per tutto quello che accade”, ha concluso Murino. Il nuovo film Original 'Natale senza Babbo' è co-prodotto da Amazon MGM Studios con Gaumont Italia, è diretto da Stefano Cipani e scritto da Michela Andreozzi con la collaborazione di Filippo Macchiusi







·
·
·
·
·
·
·