Pixel 10, "il primo smartphone ottimizzato sull’IA di Google"

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AGI - Con la serie Pixel 10, Google segna un passaggio chiave nella propria strategia mobile: per la prima volta uno smartphone è stato progettato e ottimizzato in larga parte attorno all’intelligenza artificiale sviluppata dall’azienda. Al centro c’è il nuovo chip Tensor G5 che permette di eseguire Gemini Nano direttamente sul dispositivo. L’obiettivo è rendere l’IA un elemento costante dell’esperienza quotidiana, dalla fotografia alla produttività, fino alla gestione delle attività più comuni, con maggiore rapidità e sicurezza grazie all’elaborazione locale dei dati.

Per approfondire filosofia e prospettive di questa nuova generazione, AGI ha intervistato Giovanni Bergamaschi, Country Lead devices & services di Google Italia.

Pixel 10 è la decima generazione di smartphone Google. Qual è la filosofia che guida questa nuova serie e quale ruolo gioca l’IA in questo percorso evolutivo?
Il nostro obiettivo è sempre stato aiutare le persone a fare di più e meglio, grazie alla tecnologia. Con Pixel 10 vogliamo trasformare lo smartphone in un vero alleato quotidiano, più semplice e personalizzato. Al centro c’è l’intelligenza artificiale: con il nuovo chip Google Tensor G5, che integra Gemini Nano, offriamo strumenti potenti e accessibili per generare idee, trovare informazioni e completare attività in modo rapido ed efficace.

Il nuovo chip Tensor G5 è stato progettato con Google DeepMind. In che modo questa combinazione rende l’IA più vicina alla vita quotidiana?
Tensor G5 è il cuore pulsante dell’AI sui Pixel. Permette di gestire esperienze complesse di intelligenza artificiale direttamente sul dispositivo, con maggiore privacy e persino funzionalità offline. L’IA diventa un assistente proattivo che anticipa le esigenze delle persone e migliora creazioni e attività. Funzioni come Camera Coach o, nei modelli Pro, Pro Res Zoom, permettono di ottimizzare foto e video con risultati straordinari.

Molte delle innovazioni riguardano la fotocamera. In che modo l’IA ridisegna il concetto stesso di fotografia mobile?
Nei nuovi Pixel, l’IA non si limita a scattare foto: ridefinisce la fotografia, trasformando lo smartphone in un assistente creativo. Con suggerimenti su angolazione, luce e modalità di scatto, ottenere immagini straordinarie diventa naturale. Pro Res Zoom arriva fino a 100x, Camera Coach guida la composizione, mentre Scatto Migliore e Aggiungimi – già apprezzate – garantiscono foto di gruppo perfette e inclusive.

L’IA è spesso associata a temi di privacy e sicurezza. Quali garanzie offrite agli utenti?
Grazie a Tensor G5 e Gemini Nano, molte elaborazioni avvengono direttamente sul dispositivo. Questo riduce la necessità di inviare dati ai server, con il pieno controllo all’utente. La sicurezza è rafforzata da hardware multi-livello – il core di sicurezza Tensor e il chip Titan M2 – e da protezioni software contro malware, phishing e spam. Vogliamo che l’IA sia potente, ma anche privata e sicura.

La gamma Pixel 10 Pro include un anno di abbonamento a Google AI Pro. Che valore porta agli utenti italiani?
Google AI Pro trasforma lo smartphone in una centrale di produttività e creatività. Con Gemini Pro integrato in Gmail, Documenti e Maps, si semplificano le attività quotidiane. Strumenti come NotebookLM aiutano a gestire le informazioni, mentre Imagen 4 e Veo 3 Fast permettono di generare immagini e video direttamente dal dispositivo. È un valore concreto per professionisti e creativi.

In un mercato competitivo, come si differenzia l’approccio “AI-first” di Google?
L’IA nei Pixel non è una funzione in più, ma il motore di ogni innovazione. Il Tensor G5 offre una TPU fino al 60% più potente per l’AI on-device e una CPU il 34% più veloce del Tensor G4. Funzioni come Gemini Live, traduzioni dal vivo e la rivoluzione fotografica distinguono Pixel 10 dalla concorrenza. Inoltre, l’AI si estende a tutto l’ecosistema: dai Pixel Watch 4 alle nuove Pixel Buds 2.

Guardando al futuro, Pixel 10 è un punto di arrivo o l’inizio di una nuova fase?
Pixel 10 è l’inizio di una nuova fase. Con Tensor G5 e Gemini Nano, l’AI è più rapida, sicura e sempre disponibile, anche offline. È un trampolino di lancio verso smartphone capaci di anticipare bisogni, rendere fotografia e video ancora più creativi e integrare in modo fluido l’intero ecosistema Pixel. I sette anni di aggiornamenti del sistema operativo confermano il nostro impegno a lungo termine.

 

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