MADE, storie di artigiani che fanno grande la moda italiana

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AGI - M.A.D.E – Made in Italy, Made Perfectly è la campagna di comunicazione che vuole omaggiare le maestranze e gli artigiani che fanno grande il sistema moda italiano. A lanciarla è stato il presidente di Otb, Renzo Rosso nella cornice del salone degli Arazzi al ministero delle Imprese e del Made in Italy a Via Veneto. L'iniziativa vedrà il suo momento conclusivo il prossimo 15 aprile, quando per la prima volta verrà celebrato nel mondo la Giornata del Made in Italy così come previsto nella proposta di legge in discussione in parlamento, ha ricordato il titolare del ministero, Adolfo Urso.

Il progetto racconta attraverso i volti, i materiali e l'ambiente di lavoro le storie di alcuni dei più importanti fornitori di Otb, holding italiana che controlla i marchi Diesel, Maison Margiela, Marni, Jil Sander, Viktor&Rolf. L'iniziativa coincide con i dieci anni di C.A.S.H. per il supporto concreto alla filiera della moda che permette di incassare anticipatamente, tramite un istituto bancario, i crediti vantati verso Otb a condizioni economiche estremamente agevolate. Un'iniziativa questa che ha permesso ai fornitori e agli artigiani di affrontare con maggiore serenità il momento pandemico.

La sfida dell'innovazione e della sostenibilità

Ad oggi hanno aderito a C.A.S.H. 65 imprese che hanno ceduto l'86% dei loro crediti, con più di 450 milioni di pagamenti erogati. Da qui nasce la campagna M.A.D.E. acronimo di manualità, artigianalità, dedizione ed eccellenza. Un vero e proprio tributo a chi ogni giorno, dietro le quinte, rappresenta il cuore dell'eccellenza italiana e delle grandi firme esportate in tutto il mondo. Dei video diffusi sui canali di Otb, racconteranno queste storie italiane dislocate su tutto il territorio nazionale fatto di volti, materiali, conciature nella sfida con la modernità. In un mondo contrassegnato dal fast anche nella moda, Otb decide di accendere un riflettore sulle maestranze della couture nostrana, fatta talvolta di piccole e piccolissime imprese e dei loro laboratori.

“Sono i piccoli produttori, le imprese artigiane i veri artisti che danno vita alla filiera italiana della moda. È proprio grazie a loro che il made in Italy è riconosciuto e amato nel mondo. Il gruppo Otb è intervenuto in questi anni offrendo alla propria filiera possibilità di crescita, formazione, innovazione, trasformazione digitale e tecnologica, e linee guida per il rispetto dei valori di sostenibilità e trasparenza” ha detto Renzo Rosso al Mimit, raccontando le linee guida di questo nuovo progetto che culminerà ad aprile 2024.

Per aiutare davvero la filiera del Made in Italy non si può pensare in termini di assistenza e il governo non può fare tutto da solo: le risorse vanno investite bene e per questo vanno affidate a imprese di grande e medie dimensioni che hanno gli strumenti per gestirle e la capacità di supportare le più piccole in termini di sviluppo e crescita – ha suggerito Rosso – il lusso è fatto di una manualità che va portata avanti e trasferita alle giovani generazioni, per questo stiamo insegnando ai ragazzi questi mestieri e il 90% trova lavoro dopo la nostra formazione”.

La storia di un prodotto il segreto del successo

Dietro M.A.D.E. c'è quindi un'idea di impresa che parte dall'anello più piccolo della catena di valore e lo vuole raccontare, portando alla luce soprattutto chi rimane lontano dalle passerelle della moda. Rosso ha poi ricordato la sfida della sostenibilità in cui tutti i grandi marchi sono coinvolti. Otb è impegnata da alcuni anni nel Fashion Pact che coinvolge 70 griffe impegnate a raggiungere l'impatto zero entro il 2030. “Abbiamo approfittato troppo del pianeta e abbiamo l'obbligo di consegnare un posto decente dove vivere alle prossime generazioni” ha ricordato il presidente di Otb che ha aggiunto “il consumatore moderno vuole conoscere la storia dei propri capi. Questo è possibile grazie a QR Code e alla block chain che permette di tracciare la storia di ogni singolo materiale dei capi indossati”.

M.A.D.E. è una campagna di comunicazione, ma anche un appello per una maggiore attenzione verso la moda che rappresenta la seconda industria del paese per esportazioni. Fatta di grandi marchi che senza i piccoli artigiani non esisterebbe. 

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