AGI - Il palco di Campovolo illumina la reggia di Caserta con giochi di luci, rendendola protagonista del grande show firmato Ligabue, trasformandola nello sfondo per il palco itinerante a forma di una gigantesca Cadillac rossa. Sul palco principale, immagini, video e colori evocano Las Vegas e le sue contraddizioni, mentre scorrono testi di canzoni per il karaoke, accompagnati dalla presenza di Little Taver, l'indimenticabile Kingo di Radiofreccia.
Ligabue e il suo pubblico: un incontro nella storia
Ligabue incontra il suo pubblico, insieme con la sua band, immerso nella storia, sul prato dei giardini di Carlo di Borbone e regala uno spettacolo senza sbavature, pieno di messaggi in immagini e scritte. I volti che passano mentre canta "Le donne lo sanno" rendono omaggio a 41 donne che hanno segnato la storia e il presente dell'Italia in vari campi, come Rita Levi Montalcini, Nilde Iotti, Sofia Loren, Ilaria Cucchi, Samanta Cristoforetti, Raffaella Carrà, Alda Merini, Michela Murgia, Liliana Segre.
Denuncia sociale e cambiamento climatico
Prima di "Cosa vuoi che sia", l'accento è posto sul cambiamento climatico e una certa politica. "Questi qui, questi qui ci sono ancora, sono ancora tantissimi e ci vengono a dire che in fondo d'estate ha sempre fatto caldo e che in autunno ha sempre piovuto. Questi qui ci vogliono dire che occuparci della crisi climatica è un lusso. Non ce lo possiamo permettere perché l'economia, la finanza, il PIL... Cosa vuoi che sia la siccità in Sicilia, in Sardegna? Cosa vuoi che siano gli allagamenti, le esondazioni, le mareggiate, le frane? Cosa vuoi che sia tutta quella gente che ha perso tutto ed è stata lasciata sola?". "Eppure, cazzo, questi qui, i cosiddetti grandi del mondo - continua il cantautore - ce li dovrebbero avere dei figli, dei nipoti. Cosa vuoi che sia?".
Inquinamento, eventi climatici e la politica internazionale
Intanto, le scritte sulla cornice del palco ricordano i 7 milioni di decessi per inquinamento atmosferico, i 15mila eventi climatici estremi ogni anno, un milione di specie a rischio estinzione, 40 miliardi di danni da eventi climatici in Italia e i 7mila comuni a rischio frane e alluvioni. Con "Happy hour" torna il richiamo alla politica. Vestiti da astronauti, allo "Space cocktail bar", su una navicella spaziale brindano tra loro, ricreati con l'intelligenza artificiale, Vladimir Putin e Donald Trump, Ursula Von der Leyen e Mario Draghi, Benjamin Netanyahu e Viktor Orbán, Xi Jinping e Recep Erdogan, Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron, Elon Musk e Mark Zuckerberg, Volodymyr Zelenskyj e Joe Biden, Kim Jong-un e Bill Gates, Jeff Bezos e Sam Altman. Invece Sergio Mattarella, sul finale, brinda in direzione del pubblico con aria preoccupata.
Un messaggio di pace e celebrazione finale
Dopo il giro della piazza, mentre Ligabue è solo sulla Cadillac all'ingresso della reggia vanvitelliana, compaiono le scritte: "Basta col massacro a Gaza, basta col massacro in Ucraina, Basta col massacro in Sudan, basta con i 56 massacri in corso nel mondo". Poi Liga scende dal palco mobile e a piedi attraversa la navata che divide le zone della platea, canta tra i suoi fan. In scaletta si contano 28 canzoni per due ore e quaranta di spettacolo che racconta il percorso del cantautore e il suo pensiero, lasciando spazio alla festa: una notte per celebrare i 30 anni dell'album "Buon compleanno Elvis", quindi di "Certe notti" e i 20 anni di Campovolo. Prima dei due bis Ligabue stappa due enormi bottiglie di lambrusco anche per i 35 anni di carriera e chiude "Urlando contro il cielo" e con "Certe notti".
Emozioni del pubblico e disagi nel rientro
Il popolo del cantante emiliano, arrivato da diverse regioni italiane - dei 36mila solo il 20% era di Caserta - va via felice di esserci stato. Per qualcuno come Melissa, 27 anni, arrivata da Firenze con Consiglia, la sua migliore amica, questo concerto è un po' un nuovo inizio. "Lo scorso dicembre ho avuto un incidente dopo un altro concerto a Firenze - racconta all'AGI mentre si tiene in piedi aiutata da una stampella - in ospedale hanno scoperto che avevo un tumore al femore e sono stata operata a giugno. Per fortuna è risultato benigno, ma per colpa sua ho saltato fin troppi concerti". Questo "è il primo concerto dopo l'operazione e già per questo sono contenta. Ho tanta voglia di vivere, Ligabue è uno dei miei cantanti preferiti, ma questo è un momento particolare che rende questo concerto speciale e in particolare alcune canzoni - dice sorridente - tipo "Cosa vuoi che sia, passa tutto quanto, solo un po' di tempo e ci riderai su". Se per lo spettacolo nessuno ha avuto da ridire, il rientro per molti non è stato piacevole. L'afflusso dalla mattina non ha registrato problemi ma allo scoccar della mezzanotte, finito il concerto, il traffico si è paralizzato anche per l'assenza della polizia municipale e la carenza di navette per raggiungere i parcheggi.