La lezione di Versace: "Lottate per cercare l'essenziale"

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AGI - "Non dovete mai mollare, è importante lottare sempre per i propri obiettivi e anche per qualcosa di più. Questo è l'insegnamento più grande che ho ricevuto dalla mia famiglia e dall'intenso percorso vissuto insieme a mio fratello Gianni. Insieme, siamo riusciti a farci largo nel campo della moda, a essere riconosciuti a livello internazionale e a esportare il made in Italy, dando una nuova immagine al nostro Paese, oggi uno dei più amati al mondo". Cosi' Santo Versace, acclamato imprenditore della moda al quale l'Università di Messina ha conferito il dottorato di ricerca honoris causa in Economics, Management and Statistics.

Versace ha tenuto una lectio doctoralis sul tema "Dal superfluo all'essenziale. Riscoprire il lusso italiano come strumento di innovazione armonica e inclusione". Ha ricordato i suoi anni in questo ateneo, "un periodo straordinario in cui ho avuto l'opportunità di studiare e di pensare liberamente al mio domani. Desidero dire ai giovani che è giusto sognare, ma lo è altrettanto impegnarsi, con grinta e passione, per fare in modo che un sogno si possa realizzare".

Lui e suo fratello hanno creato moda e uno stile "senza mai abbandonare le nostre radici, che hanno invece rappresentato un punto di forza fondamentale. Mi piace menzionare, oltre alla Maison Versace con cui ho vissuto un viaggio meraviglioso, anche l'Associazione Altagamma che vide la luce nel 1992. Nacque dalla visione di unire tutte le imprese di settore desiderose di lavorare insieme per portare sempre più in alto il made in Italy. Oggi, Altagamma e divenuta una Fondazione e riunisce 120 aziende che continuano a perseguire con successo lo stesso obiettivo". 

 

 

 Due gli aspetti che hanno accompagnato la vita e la visione di Versace: "La dignità delle risorse umane e l'impegno sociale. Gli azionisti delle aziende, difatti, possono cambiare, ma coloro i quali formano realmente una impresa sono quelli che ci lavorano con qualità e attenzione per ciò che fanno. È l'operato di queste persone che ridefinisce il concetto di lusso; non si tratta di semplice consumo superfluo e ostentativo di un oggetto, ma di eccellenza, cultura, storia, innovazione e cura amorevole per il lavoro. Per l'appunto, l'essenziale - sottolinea Santo Versace - è ciò che serve davvero. Alla base di tutto c'è l'amore per quello che si fa, lo stesso che ha portato alla nascita della Fondazione Santo Versace nel 2021, grazie soprattutto a mia moglie che ha tradotto la visione etica d'impresa in azioni concrete a beneficio dei più fragili".

Il riferimento è anche ai progetti "Abbracci in libertà", nato dall'esigenza di creare un ambiente accogliente all'interno del carcere di Bollate per tutelare il legame madre-figlio in condizioni di reclusione, e "Il Miracolo della vita", realizzato nella baraccopoli di Kibera, a Nairobi, per creare un rifugio stabile in favore delle giovani madri senza fissa dimora.

 

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