La Fed taglia i tassi d'interesse dello 0,25%

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AGI - La Federal Reserve ha tagliato i tassi di interesse per la prima volta quest'anno e quindi del secondo mandato di Trump, riducendo i costi di finanziamento di un quarto di punto. Non solo, ma prevede altri due tagli nei prossimi mesi a causa dell'indebolimento del mercato del lavoro per un altro complessivo 0,5%. I mercati hanno risposto freddamente e Wall Street viaggia mista non solo perché la mossa era ampiamente prevista ma perché puntavano ad altri 5 tagli tra l'autunno e i primi mesi del 2025.

Possibilità di ulteriori riduzioni

Anche il presidente Jerome Powell si è mostrato possibilista su un'ulteriore riduzione in quanto la crescita dell'occupazione ha subito un rallentamento e il tasso di disoccupazione è leggermente aumentato, pur rimanendo basso: "Il mercato del lavoro si è indebolito. Le ragioni per un persistente aumento dell'inflazione sono meno evidenti".

Decisione non unanime e proiezioni future

La decisione non è stata unanime, con Stephen Miran, alleato del presidente Donald Trump che ha prestato giuramento proprio martedì scorso nel consiglio della Fed, a favore di un taglio più consistente di mezzo punto. Le proiezioni economiche pubblicate insieme alla decisione della Fed hanno mostrato che la maggior parte dei vertici della banca centrale prevede almeno altri due tagli entro la fine dell'anno.

Pressioni politiche e contesto economico

La decisione della Fed arriva anche mentre Trump attacca la Fed e Powell, insistendo sul fatto che la banca centrale dovrebbe abbassare drasticamente i costi di finanziamento per stimolare l'economia. Trump ha intensificato i suoi attacchi il mese scorso, quando ha tentato di licenziare la governatrice della Fed, Lisa Cook, con l'accusa di frode ipotecaria, che lei ha negato. La decisione di abbassare i costi di finanziamento arriva nonostante un aumento dell'inflazione dei prezzi al consumo dal 2,7% nell'anno fino a luglio al 2,9% in agosto, poiché l'impatto della guerra commerciale di Trump si ripercuote sui prezzi statunitensi. L'indice dei prezzi delle spese per consumi personali preferito dalla banca centrale è al 2,6%, superiore all'obiettivo del 2%. Tuttavia, la maggior parte dei responsabili della Fed afferma che i dati che mostrano una minore creazione di nuovi posti di lavoro contribuiranno a contenere la crescita dei salari e a garantire che qualsiasi effetto dei dazi sull'inflazione si riveli di breve durata. L'ultimo rapporto sull'occupazione ha mostrato che ad agosto sono stati creati solo 22.000 nuovi posti di lavoro, evidenziando le preoccupazioni degli investitori che il mercato del lavoro nella più grande economia mondiale si stia raffreddando.

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