La Bce lascia i tassi invariati al 2%: pesano i dazi e le tensioni geopolitiche

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AGI - La Bce lascia i tassi di interesse invariati al 2% per la terza riunione consecutiva, come previsto, una scelta che potrebbe essere confermata anche nell'ultimo meeting del consiglio direttivo del 2025 in programma a metà dicembre. I tassi di interesse sui depositi, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di prestito marginale rimarranno invariati rispettivamente al 2,00%, al 2,15% e al 2,40%.

L'inflazione, analizza la Banca centrale europea, rimane prossima all'obiettivo di medio termine del 2%. L'economia dell'Eurozona ha "continuato a crescere nonostante il difficile contesto globale". Tuttavia le prospettive "rimangono incerte", in particolare a causa delle "continue controversie commerciali globali e delle tensioni geopolitiche". Dazi e tensioni geopolitiche, dunque, continuano a condizionare la crescita.

L'Euro digitale prende forma

Il board della Banca centrale, riunito ieri e oggi a Firenze, ha approvato anche il passaggio alla fase successiva dello sviluppo dell'euro digitale, con l'obiettivo di arrivare alla prima emissione entro il 2029, qualora i passaggi procedurali e regolamentari riescano a essere completati e l'intero sistema dell'Eurozona sia pronto. Una scelta pensata per rendere la moneta europea idonea all'era digitale, visto il moltiplicarsi delle transazioni e gli strumenti di pagamento non materiali.

Lagarde: tassi invariati, prospettive incerte

"Abbiamo deciso di lasciare i tassi invariati. L'economia europea continua a crescere, al netto del difficile contesto globale. Nonostante questo le prospettive restano incerte", spiega la presidente della Bce, Christine Lagarde.

Crescita dell'Eurozona oltre le attese

Secondo la stima preliminare di Eurostat pubblicata oggi, l'economia dell'Eurozona è cresciuta dello 0,2 per cento nel terzo trimestre dell'anno. Il settore dei servizi ha continuato a crescere, trainato dal forte sviluppo del turismo e, soprattutto, dalla crescita dei servizi digitali. Lagarde annota come la crescita economica nel terzo trimestre "sia stata leggermente superiore alle attese" e "un po' più alta delle nostre" aspettative. "Non mi lamenterei troppo della crescita - sottolinea - certo, possiamo sempre fare meglio". La presidente di Eurotower specifica che questa crescita "riflette il fatto che molte aziende hanno intensificato gli sforzi per modernizzare le proprie infrastrutture IT e integrare l'intelligenza artificiale nelle proprie attività".

Qualche schiarita, secondo Lagarde, arriva dal combinato disposto dell'accordo commerciale fra Europa e Stati Uniti di questa estate, il cessate il fuoco a Gaza raggiunto nelle scorse settimane e l'intesa appena annunciata fra Stati Uniti e Cina, con cui alcuni rischi al ribasso "sono stati mitigati".

L'impegno della BCE sull'inflazione

Il consiglio direttivo della Bce ricorda come sempre negli ultimi meeting la sua determinazione "a garantire che l'inflazione si stabilizzi al suo obiettivo del 2% nel medio termine". La Banca centrale europea: "Adotterà un approccio basato sui dati e sulle riunioni per determinare l'orientamento appropriato della politica monetaria". E "non si impegna a priori" a seguire "un percorso specifico per i tassi". Lagarde ribadisce: "Siamo determinati a stabilizzare l'inflazione al 2%, seguendo l'approccio data dependent, in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione".

Panetta: nessuna instabilità finanziaria

Tra le domande spazio anche per le questioni di politica monetaria italiana. Il contributo richiesto alle banche dalla prossima legge di bilancio "non fa prevedere una instabilità finanziaria", commenta il governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta, interpellato a riguardo. Il governatore ha sottolineato di voler attendere comunque il testo finale per una valutazione completa della misura.

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