L’Italia guida la lotta globale all’obesità

3 settimane fa 17

AGI - L’Italia si conferma apripista a livello mondiale nella lotta all’obesità. È infatti il primo Paese ad aver approvato una legge che riconosce l’obesità come malattia cronica, progressiva e recidivante, inserendola nel Piano Nazionale della Cronicità tra le patologie prioritarie. Un passaggio che segna una svolta culturale e istituzionale nella gestione di una delle sfide di salute pubblica più urgenti del nostro tempo.

Il riconoscimento dell’obesità come malattia segna l’avvio di un nuovo paradigma strategico, fondato su prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico integrata dei pazienti, con l’obiettivo di garantire un accesso equo alle cure e ridurre lo stigma che ancora accompagna questa condizione.

Al Centro Studi Americani di Roma, si è tenuto l’evento “La legge sull’obesità: il modello italiano best case nel mondo”, promosso da AmCham Italy in collaborazione con il Centro Studi Americani. L’incontro ha riunito rappresentanti del Parlamento, del Governo, della comunità scientifica e delle associazioni di pazienti per fare il punto sulle recenti innovazioni legislative e delineare le prossime sfide di policy.

Dall’Italia all’Europa: nasce l’Alleanza internazionale COTA12

Durante l’evento è stata annunciata la costituzione di COTA12 – Cardiovascular & Obesity Tackling Alliance, un’Alleanza internazionale permanente guidata da AmCham Italy che sarà lanciata entro l’anno a Bruxelles. L’iniziativa riunirà 12 Paesi - l’Italia e 11 dell’Europa centro-orientale - con l’obiettivo di promuovere la cooperazione internazionale e sviluppare strategie comuni nella lotta all’obesità e alle malattie cardiovascolari, a partire dal modello italiano.

“L’Italia si conferma all’avanguardia nel riconoscere l’obesità come malattia cronica e nel garantire un accesso equo alle cure”, ha dichiarato Simone Crolla, Consigliere Delegato di AmCham Italy. “Con COTA12 vogliamo stimolare la cooperazione tra Paesi e fare squadra per affrontare una sfida globale, valorizzando l’eccellenza sanitaria italiana come benchmark internazionale”.

Il valore del “Modello Italia”

Nel corso del dibattito, moderato dalla giornalista Daniela Minerva, sono intervenuti tra gli altri Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari sociali della Camera, il senatore Ignazio Zullo, l’onorevole Ilenia Malavasi, il presidente Emanuele Monti (Regione Lombardia e CdA AIFA) e Federico Villa di Lilly Italy Hub.

Cappellacci ha sottolineato come la legge rappresenti “un passaggio di grande valore per il Servizio sanitario nazionale” e “un traguardo politico che dimostra la capacità del Parlamento e del Governo di lavorare insieme su una priorità di salute pubblica”.

Anche il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha ricordato l’impegno del Governo “per tradurre questa legge in azioni concrete, garantendo modelli di accesso innovativi ed equi alle cure e facendo dell’Italia un esempio di buona sanità nel mondo”.

Le prossime sfide

Il nuovo quadro normativo prevede l’istituzione, presso il Ministero della Salute, di un Osservatorio di monitoraggio e di un Fondo Obesità dedicato a interventi regionali di prevenzione, formazione e contrasto allo stigma.

Con l’intesa in Conferenza Stato-Regioni, l’obesità è ora ufficialmente riconosciuta come patologia cronica prioritaria nel Piano Nazionale della Cronicità, che introduce linee guida per i Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) e per il rafforzamento della rete territoriale dei centri dedicati.

“Ora è il momento di passare dalla legge all’azione”, ha commentato Federico Villa di Lilly Italy Hub. “Serve una collaborazione forte tra istituzioni, regioni, comunità scientifica e associazioni di pazienti per trasformare l’indirizzo normativo in risultati concreti per i cittadini”.

Verso un nuovo paradigma di salute

L’Italia, con la sua legge e con la nascita di COTA12, si posiziona come laboratorio internazionale di buone pratiche sanitarie, aprendo la strada a un’alleanza europea capace di affrontare in modo coordinato l’obesità, una condizione che colpisce milioni di persone e rappresenta una delle principali sfide per i sistemi sanitari del futuro.

Leggi l'intero articolo