Jasmine Paolini cerca la Storia con il tifo di Mattarella

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AGI - La trama tennistica-patriottica sembra quella di un romanzo. Undici anni dopo la sua compagna di doppio Sara Errani che non riuscì a difendersi dalle bordate di Serena Williams, Jasmine Paolini tinge di azzurro la finale femminile degli Internazionali d'Italia. E domani, con colei che le ha sussurrato i consigli giusti per risalire dal burrone in cui era finita nei quarti contro la Shneider, tornerà in campo per la finale del doppio.

Sfida contro Coco Gauff

Oggi alle 17, contro l'americana Coco Gauff, 2 posizioni più in alto di lei nel ranking, 12 centimetri in più e 8 anni in meno, Paolini sul Centrale sarà protagonista di una pagina storica, nobilitata dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e dall'Inno d'Italia cantato prima dell'inizio del match da Frida Bollani. La scelta di Mattarella premia il mondo femminile e non solo quello tennistico che oggi è ancora penalizzato agli Internazionali d'Italia dal montepremi: Sinner o Alcaraz si porteranno a casa un assegno da 986,030 euro, Paolini o Gauff 877,390, oltre centomila euro in meno. Nel doppio invece non ci sono distinzioni di genere, la coppia vincente, sia nel femminile che nel maschile, incasserà 400,560 euro.

Storia e speranze

La speranza è che i corsi e i ricorsi della storia siano alleati di Paolini. Perché nell'albo d'oro degli Internazionali d'Italia l'ultimo nome di un'italiana è quello di Raffaella Reggi, che nel 1985 quando il femminile si giocava a Taranto vinse proprio contro una tennista americana, Vicki Nelson Dubar e poi si andò a prendere anche il doppio in coppia con Sandra Cecchini, quello che domani proverà a fare Jasmine con Sara Errani contro le tenniste belghe Mertens e Kudermetova.

Sfida Italia-USA

Oggi intanto alle 17 con Jasmine Paolini e Coco Gauff sarà di nuovo Italia-USA. La 21enne che da lunedì sarà la numero 2 del mondo è la prima statunitense ad arrivare in finale a Roma nove anni dopo Serena Williams che nel 2016 si prese la finale americana contro Madison Keys. Per l'azzurra come per l'americana questa è la prima finale capitolina: Paolini non è mai riuscita a spingersi avanti nel tabellone e Gauff è stata eliminata nel 2021 e l'anno scorso da Iga Swiatek quest'anno uscita di scena molto precocemente.

Statistiche e precedenti

Per Paolini (che in stagione ha un bilancio di 21 vittorie ed 8 sconfitte) questa è l'ottava finale in carriera (2 i titoli già conquistati, Portoroz 2021 e Dubai 2024), la seconda in un “1000” dopo quella dello scorso anno sul cemento degli Emirati Arabi Uniti. Per Gauff è addirittura la dodicesima (9 i trofei conquistati, il più recente alle WTA Finals di Riyad lo scorso novembre), la quarta in un WTA 1000 dopo Cincinnati 2023, Pechino 2024 e Madrid dell'altra settimana. Gauff è in vantaggio per 2-1 nei confronti diretti con Jasmine, che però ha vinto proprio l'ultimo, disputato nei quarti sulla terra indoor di Stoccarda il mese scorso. Nel torneo Jasmine ha finora lasciato per strada solo un set in cinque match, nei quarti contro la russa Shnaider, quando è stata a un passo dalla sconfitta. Coco ha perso due set in cinque partite: il primo nel match d'esordio contro la giovane canadese Mboko e il secondo nella maratona della semifinale contro Zheng, finito a tarda notte.

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