AGI - L'acquarello è una pittura particolarissima. Asciuga subito e non consente di correggere la pennellata che si è appena depositata sulla carta. è un flusso di coscienza che diventa testimonianza della propria interiorità e dei propri sogni. Hugo Pratt con l'acquarello ha dato corpo ai viaggi della sua anima e del suo pensiero. Acquarelli che fanno parte di quella che, a trent'anni dalla sua scomparsa, è la più grande mostra antologica che gli sia mai stata dedicata: intitolata ‘Hugo Pratt, geografie immaginarie', ha aperto i battenti a Siena Palazzo delle Papesse l' 11 aprile e sarà visitabile fino al 19 ottobre.
Oltre agli acquarelli comprende bozzetti, sculture, oggetti etnografici e disegni del creatore di Corto Maltese con oltre 300 opere organizzate attraverso “sette porte” ciascuna delle quale conduce in uno dei mondi che Pratt ha creato nella sua vita. Un labirinto dove perdersi, lasciandosi trasportare dal vento, seguendo il segno tracciato da Pratt.
“Pratt è stato – spiegano i curatori della mostra Patrizia Zanotti e Patrick Amsellem - un vero apritore di porte che ci ha condotto con le sue storie a compiere un viaggio che è quasi un sogno nei diversi mondi dei suoi interessi, risvegliando in noi il vero senso dell'avventura: la ricerca di ciò che deve ancora avvenire”.
Il racconto che Pratt compie e che si dipana in questa mostra nasce dalla sua insopprimibile fame di lettura (la sua biblioteca comprende oltre 17.000 titoli) e in particolare da alcuni colossi della letteratura creatori di viaggi immaginari e reali come Robert Louis Stevenson con la sua ‘Isola del tesoro' o di mondi poetici come Rudyard Kipling, Shelley, Rilke Coleridge e London.
“Corto Maltese è il personaggio decisamente più iconico tra quelli scaturiti dalla creatività del maestro, stimola la curiosità e il desiderio di partire alla ricerca di nuove avventure - spiega Giuseppe Costa, Ceo di Opera Laboratori che ha prodotto la mostra senese - noi che ci occupiamo di arte e bellezza in ogni loro aspetto siamo pronti a seguirne le orme e a intraprendere viaggi verso rotte lontane, autentiche isole del tesoro di un mare, quello dei beni culturali, che vale ancora la pena solcare”.
La mostra dà ampio risalto anche alle figure femminili a cui Pratt ha sempre rivolto uno sguardo ammirato: sono spesso coinvolte in ruoli straordinari e hanno in comune con Corto Maltese l'amore per la libertà e il rispetto. Fra i tanto interessi artistici esaltati anche quella dell'attrazione di Pratt nei confronti del movimento della Pop Art, fra le due figure chiave di questa corrente artistica, Andy Warhol e Roy Lichtenstein, che avevano creato un particolare linguaggio visivo ispirandosi al mondo dei fumetti ingrandendo immagini partendo da una vignetta.
La risposta di Pratt, attraverso copertine e opere serigrafiche di grande formato, iniziò negli anni ‘60 e proseguì per tutta la vita portandolo ad ingrandire a dismisura determinati dettagli presenti nei suoi disegni, tanto da renderli astratti.
“L'arte del disegno di Pratt – aggiungono i curatori della mostra - è al servizio di questa libertà di espressione. Le sue linee semplici e chiare sono ridotte all'essenziale per raggiungere direttamente il lettore, il suo bianco e nero è radicale. L'uso dell'acquerello amplia l'immaginazione, rendendola poetica e tendente al sogno”.