"Il dominio della luce", l'opera musical-letteraria di D'Erasmo e Angelini

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AGI - Si chiama "Il dominio della luce" ed è il titolo dell'opera musical-letteraria di Rodrigo D'Erasmo e Roberto Angelini, uscita in questi giorni. I due musicisti, fra i più apprezzati nel panorama italiano per la loro capacità di padroneggiare diversi strumenti, generi musicali e stili che consente loro di esprimersi in veste di cantautori, autori, produttori, hanno scelto un titolo molto evocativo: "Prende ispirazione da un'opera di Magritte, L'Empire des lumie'res, molto importante per me, - dice all'AGI Rodrigo D'Erasmo - e che poi è diventata significativa anche per Roberto dopo averla vista al Guggenheim di Venezia. È un quadro che rappresenta bene la complessità dei tempi in cui viviamo: un ossimoro visivo, una tensione tra luce e oscurità. Volevamo trasmettere proprio questa sensazione di contrasto profondo, che può essere interiore ma anche culturale o geopolitico. Il disco riflette questa idea attraverso suoni evocativi, strutture fluide, un percorso strumentale che cerca di raccontare emozioni senza l'uso delle parole, lasciando spazio all'interpretazione personale di chi ascolta".

C'è anche un libro che accompagna il progetto: "Raccoglie ben 19 contributi, più la prefazione di Marco Motolese, per un totale di 20 autori e autrici provenienti da ambiti molto diversi. Troviamo scrittori, scrittrici, musicisti, attori, scienziati, un astrofisico e un noto psicoterapeuta. Il filo conduttore è il concetto di 'luce' - aggiungono gli artisti - interpretato da prospettive differenti. Ne è uscito un libro dalla forma unica e volutamente 'senza forma', con saggi brevi, racconti, poesie: una raccolta eterogenea che riflette l'intenzione di offrire uno sguardo sfaccettato e stimolante su un tema che ci sta molto a cuore".

Chi tra voi due ha proposto per primo all'altro di intraprendere questo nuovo viaggio musicale?

"In realtà - racconta D'Erasmo - il nostro percorso musicale è sempre stato in evoluzione. Collaboriamo da più di vent'anni, e qualche anno fa abbiamo sentito che era arrivato il momento di 'fotografare' questa collaborazione, fermare un attimo e fissarlo in un disco. Avevamo finalmente trovato un suono che sentivamo davvero nostro: personale, riconoscibile, unico. È stato un desiderio condiviso: regalarci, quasi a cinquant'anni, un album d'esordio. Da li', piano piano, il progetto ha preso forma in modo naturale, come sempre accade tra noi. Abbiamo cominciato registrando musica, come da nostra abitudine, ma questa volta togliendo la voce e lasciando parlare i nostri strumenti. In soli quattro giorni di registrazione ci siamo ritrovati con un lavoro che sentivamo davvero nostro, che ci rappresentava pienamente e di cui eravamo molto orgogliosi".

Che tipo di emozione o riflessione sperate di trasmettere con questo lavoro?

"Siamo molto curiosi della reazione del pubblico - proseguono i musicisti - che abbiamo già iniziato ad assaporare nelle prime presentazioni. L'accoglienza è stata sorprendentemente calorosa: c'è tanto affetto, tanto amore, e questo ci fa pensare che siamo riusciti a toccare corde profonde con questa musica. La luce interiore che attraversa il progetto sembra arrivare dritta a chi ascolta, ed è un'emozione fortissima. Quello che ci auguriamo è che il pubblico abbia voglia di approfondire, di avvicinarsi con pazienza e attenzione a un lavoro che, per sua natura, richiede tempo e cura. È un progetto che si discosta dalle produzioni più immediate e veloci, ma che speriamo riesca a ripagare chi saprà entrarci davvero dentro".

Vi piacerebbe curare un film o un documentario legato a questa esperienza artistica?

"Sarebbe meraviglioso - dice D'Erasmo - anzi, è un'idea che non avevamo ancora considerato seriamente e che ora ci sembra molto stimolante. Molti ci hanno detto che la nostra musica suona come la colonna sonora di un film che non esiste, e in effetti l'abbiamo sempre immaginata come un 'film immaginario'. Sarebbe bellissimo, a questo punto, fare il percorso inverso: creare un film o un documentario a partire dalla colonna sonora, che già esiste. Sicuramente un'idea da sviluppare".

Questo lavoro porterà poi ed esibizioni dal vivo?

"Al momento abbiamo annunciato solo alcuni appuntamenti di presentazione del disco, con l'eccezione di un concerto il 22 giugno in una splendida location sul lago Trasimeno per il Moon June Festival. A breve ci saranno ulteriori aggiornamenti per l'estate, ma stiamo già lavorando a un vero e proprio tour che partirà in autunno e proseguirà in inverno, indicativamente da fine novembre fino a gennaio. L'idea è quella di portare 'Il Dominio della Luce' in giro per l'Italia, privilegiando luoghi che meglio si prestano all'ascolto e alla cura del progetto, come piccoli teatri o club intimi, con un'attenzione particolare alla qualità dell'esperienza dal vivo". 

 

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