AGI - Il Canada ha temporaneamente sospeso alcune tariffe di ritorsione contro gli Stati Uniti, e il ministro delle Finanze Francois-Philippe Champagne ha respinto le affermazioni - come secondo gli esperti di Oxford Economics - secondo cui sarebbero state tutte silenziosamente revocate. A marzo, in risposta alla prima serie di dazi imposti dall'amministrazione Trump, il governo aveva introdotto nuove tasse all'importazione del 25% su circa 60 miliardi di dollari canadesi (43 miliardi di dollari USA) di prodotti fabbricati negli Stati Uniti. All'inizio di aprile, il Canada ha anche reagito ai dazi statunitensi sulle automobili introducendo a sua volta dei prelievi sui veicoli statunitensi.
Esenzioni tariffarie
Tuttavia, il governo del primo ministro Mark Carney ha poi annunciato un'esenzione tariffaria di sei mesi per i prodotti utilizzati nella produzione, nella trasformazione e nel confezionamento di alimenti e bevande in Canada, nonché per i prodotti relativi alla sanità, alla sicurezza pubblica e alla sicurezza nazionale. Anche le case automobilistiche hanno ottenuto una tregua. Secondo gli esperti, si tratterebbe di una mossa strategica da parte del governo per non danneggiare l'economia canadese.
Dazi di ritorsione
Restano in vigore i dazi di ritorsione su alcuni prodotti statunitensi, tra cui alimenti come succo d'arancia, alcolici e caffè, nonché abbigliamento e cosmetici. Carney ha combattuto e vinto le elezioni del mese scorso convincendo milioni di elettori canadesi che era il candidato migliore per gestire una guerra commerciale con gli Stati Uniti, che acquistano circa tre quarti delle esportazioni del Canada. Il primo ministro ha affermato che il Canada dovrà rafforzare la propria economia interna, in parte attraverso iniziative governative a sostegno delle infrastrutture e dell'edilizia abitativa, e cercare nuove alleanze commerciali e di sicurezza con altri paesi.
Posizione del governo
Ma ha anche chiarito che non approva necessariamente una ritorsione "dollaro per dollaro", che l'ex primo ministro Justin Trudeau aveva dichiarato di sostenere "in linea di principio". Secondo gli esperti di Oxford Economics, le esenzioni riguardano in realtà così tante categorie di prodotti che l'aliquota dei dazi nei confronti degli Stati Uniti è stata effettivamente ridotta a "quasi zero". Ma il Governo ha ribadito che per reagire ai dazi statunitensi, è stata lanciata invece "la più grande risposta di sempre, compresi dazi per 60 miliardi di dollari sui beni di consumo finale. Il 70% di questi dazi è ancora in vigore".
Alleggerimento dei dazi
L'alleggerimento dei dazi è stato concesso per sei mesi per dare ad alcune aziende canadesi più tempo per adeguare le loro catene di approvvigionamento e diventare meno dipendenti dai fornitori statunitensi. Dal canto suo, il presidente degli Stati Uniti ha imposto dazi generali del 25% sul Canada, oltre a dazi specifici per i settori dell'auto, dell'acciaio e dell'alluminio, ma ne ha sospesi alcuni in attesa dei negoziati.