Fiorello: "Al posto del cavallo mettiamo Baudo a viale Mazzini"

1 mese fa 5

AGI - "No, non sento il peso della sua eredità. Tutto quello che è stato detto di Baudo in questi due giorni è tantissimo, e qualsiasi cosa si possa dire è sempre un po' di meno. Non è stato solo un conduttore o un direttore artistico, ma un uomo di televisione che ha scritto pagine indimenticabili. La Rai deve moltissimo a Pippo, non solo a Sanremo. Dovrebbero togliere il cavallo da viale Mazzini quando riaprirà e mettere la statua di Pippo Baudo". Lo ha detto Fiorello dopo aver dato l'ultimo saluto a Pippo Baudo alla camera ardente al Teatro delle Vittorie.

"Baudo ha tracciato un solco enorme in cui tutti noi abbiamo imparato - ha sottolineato - ci ha insegnato senza volerlo, bastava guardarlo. Chi insegnerà oggi ai giovani a fare televisione? Non lo so. Ieri guardando Papaveri e papere mi sono ricordato cos'era la vera tv: sigle da cinque minuti, monologhi di un quarto d'ora, pezzi musicali da dieci minuti. Oggi, con i contenuti da 30 secondi sui cellulari, tutto questo sembra impossibile", ha aggiunto. "Negli anni '60 la televisione era fatta di perfezione assoluta, ma Pippo seppe aggiungere qualcosa in più: il fattore umano, l'imprevisto, l'umanità dentro il grande varietà. Spero che non si perda quello che ha fatto" ha concluso lo showman. 

 

 

"Per noi siciliani Pippo Baudo era un vanto, un orgoglio. Anche da ragazzino, quando ancora non lo conoscevo, sapere che era siciliano come noi era motivo di fierezza".

"Pippo - ha continuato - ha dato tutto alla sua terra, dalla televisione nazionale ad Antenna Sicilia, fino al Festival della canzone siciliana. Non dobbiamo mai dimenticare le nostre radici, ricordava anche nelle nostre telefonate".

Leggi l'intero articolo