È morta prematuramente la curatrice della prossima biennale d'arte di Venezia

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AGI - La curatrice della prossima Biennale d'Arte di Venezia, la camerunense-svizzera Koyo Kouoh, è morta all'età di 57 anni. Lo ha reso noto sabato la stessa Biennale, parlando di una scomparsa "sorprendente e prematura". All'inizio dello scorso dicembre, la Biennale aveva annunciato che Kouoh sarebbe stata la responsabile dell'organizzazione dell'edizione del 2026, la 61ª Esposizione Internazionale d'Arte.

"La sua morte lascia un vuoto immenso nel mondo dell'arte contemporanea e nella comunità internazionale di artisti, curatori ed esperti, che hanno apprezzato il suo straordinario impegno intellettuale e umano", ha aggiunto la Biennale. Koyo Kouoh era particolarmente nota per le sue esposizioni dedicate al femminismo e per l'attenzione rivolta all'Africa.

La Biennale veneziana aveva affermato cinque mesi fa che la sua nomina rappresentava "il riconoscimento di un orizzonte di sguardo ampio e l'emergere di un giorno generoso di parole e occhi nuovi". Nata nel 1967 in Camerun e cresciuta in Svizzera, Kouoh era una figura riconosciuta nel panorama artistico africano e internazionale, con numerose pubblicazioni ed esposizioni in alcune delle principali città e musei del mondo.

Dal 2019 ricopriva il ruolo di direttrice esecutiva del Zeitz Museum of Contemporary Art Africa a Città del Capo, in Sudafrica, e nel 2020 aveva ricevuto il Gran Premio “Meret Oppenheim” in Svizzera. La Biennale di Venezia è uno degli eventi artistici più rilevanti a livello globale ed è articolata in diversi settori: nel 2025 sarà dedicata all'Architettura, sotto la direzione dell'ingegnere italiano Carlo Ratti, mentre nel 2026 sarà il turno dell'Arte.

"È con grande sconcerto che apprendo la notizia della prematura scomparsa di Koyo Kouoh, curatrice della 61. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia che si terrà il prossimo anno". Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, esprime il suo cordoglio.

"La sua nomina era stata salutata con entusiasmo in tutto il mondo – aggiunge – grandi erano le aspettative per quello che, con la sua passione, conoscenza e professionalità, avrebbe saputo offrire nell'allestimento di uno dei maggiori eventi per l'arte contemporanea a livello globale. In questo momento di profondo dolore voglio esprimere ai suoi cari e alla Biennale di Venezia le condoglianze e la vicinanza mia e del Ministero della Cultura", conclude Giuli.

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