AGI - Le comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo riaccendono lo scontro tra Giorgia Meloni e la segretaria Pd Elly Schlein. Un botta e risposta che si trascina da giorni, da quando la leader dem ha pronunciato la frase sulle destre che "mettono in pericolo la democrazia". La premier aveva risposto rimproverando Schlein di screditare l'Italia, in modo "irresponsabile". E oggi è tornata sul punto, senza citare direttamente la dem: "Il segretario del principale partito di opposizione ha affermato in un contesto internazionale che in Italia è a rischio la libertà e la democrazia perché governa l'estrema destra e ha subdolamente collegato queste affermazioni all'attentato subito dal giornalista Sigfrido Ranucci. Quindi", prosegue la premier, "dopo la Meloni complice dei morti in mare e la Meloni complice di genocidio abbiamo anche la Meloni complice, o mandante, questo spero che ce lo chiarisca la segretaria del Pd, dell'attentato a Ranucci". Si tratta, aggiunge Meloni, di "dichiarazioni gravissime" perché "gettano ombre e fango sull'Italia, sulla sua democrazia e sulla maggioranza che i cittadini scelgono" e questo "l'Italia rischia di pagarlo".
Ma la premier ne ha anche per Giuseppe Conte quando mette a confronto quanto fatto in manovra dal suo governo e quanto realizzato dai governi presieduti dal presidente del M5s. "Le risorse che abbiamo destinato alla sanità sono decisamente superiori a quelle messe dai vostri governi e, in ogni caso, le spese militari saranno inferiori rispetto a quelle sostenute, in particolare, dai governi di Giuseppe Conte, che in alcuni anni hanno moltiplicato e si sono impegnati a moltiplicare la spesa per la difesa per decine di miliardi di euro, salvo poi oggi venirci a dire: 'mettete i fiori nei vostri cannoni'".
Conte contesta la gestione economica del governo
E ancora: durante il Conte 2 "le pensioni minime sono cresciute di 2,50 euro in due anni, con il nostro governo sono cresciute di 90 euro in due anni e con la terza legge di bilancio cresceranno ancora di più. Si è ribaltato il mondo visto che noi abbiamo fatto molto, ma molto di più per i fragili di quello che abbiamo visto fare dalla sinistra al governo". Quasi un preludio a quanto avviene poco più tardi. È il turno di parlare, in dichiarazione di voto, di Giuseppe Conte. Il leader dei Cinque Stelle tiene in mano un libretto: "Tre anni di tasse". A realizzarlo è stato il M5s. Contiene l'elenco di tutte le voci del fisco che hanno subito degli aumenti. "Lei purtroppo con l'economia ci litiga proprio", è la premessa: "Si vanta di tre anni di governo, ma di cosa si vanta? Del crollo della produzione industriale, del -9% del peso degli stipendi, dei cittadini che rinunciano a curarsi, di 6 milioni di precari, del record della povertà assoluta? Poi rimprovera noi opposizioni perché non abbiamo lavorato con voi sui salari, ma lei ha le traveggole".
Le Critiche di Schlein: Salari, Tasse e Servizi
'Cahiers de doléances' ripreso, poco più tardi anche da Elly Schlein. La segretaria, prendendo la parola, avverte Meloni: "Non è lei a decidere cosa devono dire le opposizioni", dice riferendosi all'accusa di Meloni alla segretaria di gettare fango sull'Italia. "Lei oggi festeggia tre anni del suo governo, ma gli italiani non hanno niente da festeggiare, i salari si sono abbassati, le tasse sono ai massimi dal 2020, sono aumentati i lavoratori poveri e le nascite sono scese, già dall'anno scorso". L'elenco di Schlein continua con "i prezzi degli affitti" che "sono aumentati del 10 per cento in un anno e del 45 per cento quelle delle singole stanze, lo chieda agli studenti. Abbiamo le bollette più care d'Europa, è la prima questione delle imprese, ma in un anno non avete fatto niente su questo. Con il suo governo sono aumentate di un milione e mezzo le persone che rinunciano a curarsi, mentre alcuni nel suo governo si arricchisce con le cliniche private. Da tre anni ci racconta un film a colori mentre l'Italia racconta un film in bianco e nero".