Dove vanno i pesci? Una mappa online mostra la migrazione

15 ore fa 7

AGI - Un team di ricerca guidato dall'University of Queensland (UQ) ha lanciato una mappa globale interattiva (MiCO) per mostrare i modelli migratori di oltre 100 specie marine, nel tentativo di rafforzarne gli sforzi di conservazione. I risultati del loro lavoro sono stati dettagliati su Nature Communications.

Prima visione globale della connettività migratoria marina

La dottoressa Lily Bentley del Centro per la biodiversità e le scienze della conservazione dell'Università del Queensland ha affermato che lo strumento online è la prima visione globale liberamente accessibile della connettività migratoria marina. "Coprendo 109 specie tra cui uccelli, mammiferi, tartarughe e pesci, MiCO riunisce migliaia di dati provenienti da oltre 1.300 fonti per mappare il modo in cui gli animali marini attraversano gli oceani di tutto il mondo", ha affermato Bentley. "Lo strumento collega quasi 2.000 habitat cruciali e sottolinea l'importanza della cooperazione transfrontaliera. MiCO consente a scienziati, governi e organizzazioni internazionali di comprendere in che modo le specie marine migratorie collegano regioni e giurisdizioni."

Importanza della cooperazione transfrontaliera

La Bentley ha affermato che i modelli evidenziano aree critiche e connessioni che trascendono i confini politici, dimostrando che nessun paese può proteggere completamente le specie migratorie da solo. Il direttore del centro, il professore Daniel Dunn, ha affermato che la complessa connettività descritta nel sistema sottolinea la necessità di sforzi di conservazione allineati a livello globale, come il recente Trattato sull'alto mare, che mira a salvaguardare la biodiversità oltre le acque nazionali.

Risorsa preziosa per i decisori politici

"I modelli MiCO sono già stati identificati come una risorsa preziosa per informare l'attuazione di questo trattato, aiutando i decisori politici a comprendere in che modo i loro paesi e la biodiversità di cui sono responsabili siano collegati all'alto mare", ha affermato Dunn. "Il sistema è inoltre in linea con l'obiettivo della Convenzione sulle specie migratorie di sviluppare un atlante globale delle migrazioni animali, un impegno a cui MiCO intende dare un contributo fondamentale."

Espansioni future del MiCO

I ricercatori affermano che oltre due terzi delle specie migratorie marine non sono ancora state valutate e che sono previste future espansioni del MiCO. "Il nostro obiettivo - ha affermato Dunn - è quello di fornire la base di dati globale più completa possibile sulla connettività generata dalle specie migratorie marine, in modo che le strategie di conservazione siano basate su dati solidi".

Leggi l'intero articolo