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Dietrofront: gli anziani in sovrappeso rischiano meno la vita nel post intervento - Fast.it

Dietrofront: gli anziani in sovrappeso rischiano meno la vita nel post intervento

11 ore fa 1
AGI - Negli anziani sottoposti a interventi chirurgici elettivi importanti, un indice di massa corporea, BMI, da sovrappeso, 25-29,9, è associato a un rischio significativamente minore di morte nei primi 30 giorni postoperatori rispetto a soggetti normopeso o sottopeso. Lo rivela una ricerca condotta dall'Università della California, UCLA, riportata su JAMA Network Open.

Riconsiderare le linee guida chirurgiche

Lo studio suggerisce di riconsiderare le attuali linee guida chirurgiche che raccomandano un BMI 'normale' per gli anziani. Analizzando i dati di 414 pazienti di età pari o superiore a 65 anni trattati presso un centro accademico in California tra il 2019 e il 2022, i ricercatori hanno riscontrato che il tasso di mortalità a 30 giorni per i pazienti sovrappeso era dello 0,8%, contro il 18,8% dei normopeso e il 15,0% dei sottopeso. Tale differenza si è mantenuta significativa dopo aver corretto i dati per età, fragilità e comorbidità, inclusi tumori.

Il paradosso dell'obesità

Cecilia Canales, autrice principale, ha sottolineato che il moderato eccesso ponderale potrebbe avere un effetto protettivo a breve termine negli anziani dopo un intervento chirurgico, data la loro diversa fisiologia rispetto alle popolazioni più giovani. La coautrice, Catherine Sarkisian, ha definito questa osservazione un esempio del 'paradosso dell'obesità', in cui un BMI più elevato favorisce la sopravvivenza in alcune popolazioni anziane. Gli autori raccomandano di adattare la valutazione del rischio chirurgico alle specificità fisiologiche degli anziani e suggeriscono ulteriori studi per indagare i meccanismi biologici e clinici coinvolti, al fine di aggiornare le linee guida preoperatorie.

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