Dal Real al 'Sultano', Ozil diventa consigliere di Erdogan

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AGI - L'ex stella del Real Madrid e della nazionale tedesca Mesut Ozil è entrato nel comitato esecutivo del partito Akp del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Il primo passo, a sorpresa, è stato compiuto la scorsa domenica in occasione del congresso del partito in cui Erdogan è stato eletto alla guida dell'Akp per la nona volta consecutiva.

L'ufficializzazione del nuovo incarico per il 36enne ex centrocampista tedesco di origini turche è arrivata oggi: Ozil sarà chiamato a esprimere la propria opinione e prendere decisioni di rilievo nel partito e non solo su materie attinenti allo sport, come era stato ipotizzato. Ozil, nato in Germania a Gelsenkircken da una famiglia di immigrati turchi, da calciatore ha iniziato la propria carriera nello Schalke 04. Considerato uno dei migliori centrocampisti della sua generazione, ha in seguito militato nel Real Madrid e nell'Arsenal, per poi chiudere in maniera poco gloriosa in Turchia, prima al Fenerbahce, poi al Basaksehir. Il ritiro arrivò nel 2023 dopo un'annata passata tra panchina e tribuna.

Ozil ha vestito la maglia della nazionale tedesca per 92 volte risultando un pilastro nella vittoria della Coppa del Mondo in Brasile nel 2014 e venendo eletto per ben 5 volte, un record, calciatore tedesco dell'anno. Proprio il fatto che Ozil abbia preferito, a differenza di molti colleghi, la nazionale tedesca a quella turca, sta suscitando polemiche ma l'ex stella del Real Madrid già nel 2018 aveva iniziato a tagliare i ponti con il Paese dove è nato e cresciuto.

Alla base della rottura proprio una foto postata sui social che lo ritraeva insieme al centrocampista del Manchester City Ilkay Gundogan al fianco del leader turco. Una foto che scatenò una tempesta social e politica. Ozil fu riempito di insulti al punto di decidere di abbandonare la nazionale: "Sono tedesco quando vinco e immigrato quando perdo, non ha più senso che giochi per la Germania", disse.

Nel 2019 Ozil aveva sposato la ex Miss Turchia Amine Gulse e proprio Erdogan era stato il testimone di nozze. Il leader turco non perse occasione per ripetere uno dei suoi mantra, invitando la coppia a "fare almeno tre bambini". Fu una svolta nella vita del centrocampista che da quel momento iniziò a esporsi pubblicamente, pubblicando post che andavano ben oltre lo sport. Ozil condannò apertamente l'oppressione da parte della Cina della minoranza musulmana degli uiguri, prima di schierarsi con l'Azerbaigian nel conflitto con l'Armenia.

Ozil non è il primo sportivo con incarichi per conto del partito di Erdogan. L'ex stella della Nba Hdayet Turkoglu, ha avuto a lungo incarichi nel ministero dello Sport, mentre l'ex difensore dell'Aston Villa Alpay Ozaslan è parlamentare dal 2018. Non è andata altrettanto bene all'ex Inter Hakan Sukur, leggendario centravanti del calcio turco, prima eletto in Parlamento nelle file dell'Akp e poi costretto alla fuga all'estero a causa dei legami con la rete che ha realizzato il tentativo di golpe del 2016.

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