Cristina Rambaldi; "E.T. era una creature di famiglia a casa di nonno Carlo"

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AGI - "Per noi nipoti personaggi come E.T. erano molto di casa, c'era una familiarità, non li vedevamo come giocattoli ma avevano un'anima, erano delle creature meccaniche". Parlando con AGI alla Festa del Cinema di Roma prima dell'inaugurazione ufficiale di 'Alien Perspective', il progetto che ha ideato e realizzato insieme a Jung Ah Suh, Cristina Rambaldi ricorda come lei e gli altri nipoti convivessero in casa del nonno con i modellini delle creature che Rambaldi creava per i film, da E.T. a Alien o King Kong.

Di Carlo Rambaldi, scomparso nel 2012 a 86 anni, la nipote Cristina ricorda che "lavorava sempre nel suo laboratorio dove sperimentava meccanismi, nuovi materiali: mi ricordo mio nonno al lavoro che cercava di sperimentare e buttare su carta le visioni che aveva".

In un mondo ormai sempre più dipendente dal computer e dall'Intelligenza artificiale, secondo Cristina Rambaldi, se vivesse oggi il creatore di E.T. e Alien "affronterebbe questa epoca con la stessa curiosità di sempre, sarebbe curioso di sperimentare con i mezzi che ci sono in questo momento usando una tecnologia che in parte fa paura, ma che sta anche espandendo i nostri orizzonti".

Alla Festa di Roma, nel Villaggio del Cinema all'Auditorium Parco della musica, spiega Cristina Rambaldi, con 'Alien Perspective' "i visitatori entreranno in un dipinto, 'Città spaziale 2', che fa parte di una collezione 'Atmosfere spaziali', una collezione meno conosciuta di mio nonno e si immergeranno in un viaggio nell'arte e in qualche modo nel percorso creativo di mio nonno e nel suo immaginario".

un'esperienza immersiva in realtà virtuale - aggiunge - che lo scorso mese abbiamo portato a Venezia e ora qui alla Festa del cinema di Roma per onorare in qualche modo l'eredità artistica di mio nonno nell'anno del centenario della sua nascita". 'Alien Perspective' è un progetto che Cristina Rambaldi ha ideato e realizzato insieme a Jung Ah Suh in collaborazione con la Fondazione Carlo Rambaldi, in cui invita il pubblico a non limitarsi a osservare, ma a esplorare e interagire, trasformando l'arte in un universo vivo e navigabile.

Per la prima volta un dipinto diventa un portale digitale: diciassette minuti di viaggio in paesaggi cosmici, città metafisiche e architetture futuristiche. L'installazione VR, fruibile individualmente, sarà aperta al pubblico da oggi al 25 ottobre nel Villaggio del Cinema.

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