AGI - A trent'anni dagli eventi Mani Pulite e Bettino Craxi dovrebbero essere due argomenti appannaggio soprattutto degli storici, sottratti al clima da stadio che spesso domina in Italia. Ma non è così. A muovere uno dei primi passi verso la "storicizzazione" di quei fatti è il libro Damnatio memoriae. Mani Pulite e i processi a Bettino Craxi, scritto dal giornalista Fabio Florindi e dall'avvocato Roger Locilento per LibertatesLibri. Il testo offre una ricostruzione dettagliata e critica delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto l'ex leader socialista, a tre decenni dagli eventi che segnarono la fine della Prima Repubblica italiana.
Gli autori, attraverso un'analisi approfondita di migliaia di carte processuali, ricostruiscono l'atmosfera in cui maturarono le inchieste di Mani Pulite e sottolineano come le sentenze di colpevolezza contro Craxi siano state emesse principalmente sulla base di testimonianze di coimputati, spesso rese solo ai pubblici ministeri e senza che la difesa avesse la possibilità di contro-interrogarli. Questa prassi processuale, che secondo gli autori mina la trasparenza dei processi, ha portato nel 2002 alla condanna dell'Italia, da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo, per il processo Eni-Sai che coinvolse Craxi. Il libro, inoltre, pone l'accento sulla mancanza di prove documentali dirette a carico dell'ex leader socialista.
Ma Florindi e Locilento non si limitano a una difesa acritica di Craxi e offrono una riflessione sul contesto storico e politico dell'epoca. Riconoscono che Craxi accettava il finanziamento illecito ai partiti come una prassi "normale", ma sottolineano che ha sempre rigettato le accuse specifiche di corruzione o concussione.
Damnatio memoriae rappresenta un contributo significativo alla comprensione di un capitolo cruciale della storia italiana. Offre una prospettiva alternativa su Mani Pulite e sui processi a Bettino Craxi, stimolando una riflessione sul rapporto tra giustizia, politica e memoria storica. È una lettura consigliata a chi desidera approfondire le dinamiche di un'epoca che ha segnato il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica.