Alla domanda se il film metta in discussione il movimento femminista, Roberts ha abbandonato il sorriso con cui era entrata in sala stampa, assumendo un tono più serio. Ha risposto che non intendeva essere sgradevole, ma ha chiarito: “Non credo che il film riapra vecchi dibattiti. Non si tratta solo di donne che si scontrano o non si sostengono, ma di argomenti antichi che vengono riaccesi e generano discussione".
Ha aggiunto che lo scopo del film è proprio quello di stimolare il dialogo: “Il bello della tua domanda è che dimostra che tutti sono usciti dal cinema parlando di ciò che hanno visto. Questo era il nostro obiettivo: suscitare emozioni e punti di vista diversi".
Riguardo al movimento #MeToo, ha dichiarato ironicamente: “Adoro le domande semplici al mattino presto” e ha spiegato che il film non fa dichiarazioni, ma mostra persone in un momento specifico della loro vita, come se la macchina da presa fosse “caduta dal cielo” per catturare quell’istante.
Nel film, Roberts interpreta Alma Olson, una professoressa di filosofia a Yale con una vita apparentemente perfetta. Ma tutto cambia quando la sua studentessa più brillante, Maggie (Ayo Edebiri), accusa il collega Hank (Andrew Garfield) di abuso. Alma si ritrova travolta dai dubbi, influenzata da un segreto che nasconde fin dall’adolescenza.
Guadagnino ha spiegato che il film non è un manifesto, ma una “lotta tra verità”, dove ogni personaggio ha la propria versione dei fatti. Ha anche citato il cinema di Woody Allen come fonte d’ispirazione per i titoli di testa, riflettendo sul ruolo dell’artista e sulla responsabilità del pubblico nel giudicare la sua opera.
Roberts ha concluso parlando della dinamica tra i personaggi, paragonandola a un effetto domino di conflitti. Ha scherzato con il cast durante la conferenza stampa, dominando la scena con carisma e ironia. La sua presenza a Venezia, dove ha sfilato per la prima volta sul red carpet, è stata uno dei momenti più attesi della 82ª edizione del festival.