AGI - Ci sono due italiani tra i vincitori del più importante premio mondiale di astrofotografia, lo Zwo Astronomy Photographer of the Year 17 del Royal Observatory Greenwich. Si tratta del bergamasco Daniele Borsari e della siciliana Marcella Giulia Pace, mentre l'altro italiano Fabian Dalpiaz ha ricevuto una menzione speciale nella categoria 'Skyscapes' .
Il vincitore assoluto del premio è "The Andromeda Core" dei fotografi Weitang Liang, Qi Yang e Chuhong Yu, che hanno catturato il nucleo della galassia di Andromeda utilizzando un telescopio a lunga focale.
Borsari ha vinto il premio per i Giovani astrofografi con lo scatto "Orione, la Testa di Cavallo e la Fiamma" in H-Alpha. "The Trace of Refraction" di Marcella Giulia Pace cattura splendidamente il fenomeno della rifrazione atmosferica in cui la luce lunare attraversa gli strati densi dell'atmosfera terrestre vicino all'orizzonte, deviandosi in modo simile ai raggi luminosi che attraversano un prisma.
L'Astronomy Photographer of the Year (APY), è organizzato dallo Royal Observatory Greenwich, in collaborazione con il National Maritime Museum. Dietro c'è quindi un team di professionisti del Royal Museums Greenwich, complesso museale tra i più importanti del mondo, che si occupa di astronomia, fotografia e divulgazione scientifica.
Ogni anno selezionano una giuria composta da astronomi, fotografi e divulgatori di fama internazionale, che visionano e giudicano migliaia di immagini provenienti da tutto il mondo. Il Royal Museums Greenwich include il Royal Observatory Greenwich, famoso in tutto il mondo per il Meridiano Zero e per aver dato origine al "tempo universale" (Greenwich Mean Time); il National Maritime Museum, il più grande museo marittimo al mondo; la Queen's House, gioiello architettonico rinascimentale; la Cutty Sark, uno dei velieri storici più celebri.
"La mia foto, scattata il 7 aprile 2024 in contrada San Ippolito a Modica, è una sequenza di sottili falci lunari mentre la Luna sorge dall'orizzonte marino: un moon trail", spiega all'AGI Marcella Giulia Pace, ragusana della quale la Nasa spesso pubblica splendide fotografie dello spazio.
"Ho intitolato la fotografia 'La traccia della rifrazione' - racconta - perché la Luna, attraversando gli strati più bassi e densi dell'atmosfera terrestre, viene deformata dalla rifrazione. La parte inferiore della falce, quella più vicina all'orizzonte, appare piegata e distorta; man mano che la Luna si solleva, uscendo dagli strati più densi, ritrova progressivamente la forma regolare che conosciamo. Ho voluto comporre la sequenza proprio per mostrare questa trasformazione passo dopo passo".
"Quando ho inviato la foto - continua - sapevo che non era un'immagine di immediata lettura: richiede attenzione, soffermarsi per comprenderla. Questo concorso, però, ha una giuria molto attenta, che davvero osserva le fotografie nel dettaglio: la scelta ricaduta su una mia immagine ne è la conferma, cosi' come le selezioni degli anni passati. Concorsi come questo, o quello indetto dall'International Astronomical Union, cercano nelle immagini non solo la bellezza estetica, ma anche il potenziale scientifico. Ed è proprio questa la linea che seguo nella mia astrofotografia".
La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 16 settembre presso il Royal Museum di Greenwich. "Per me - doce - sarà un'occasione preziosa non solo per conoscere la giuria e il team che lavora dietro le quinte del concorso, ma anche per confrontarmi con altri astrofotografi e visitare la mostra, che sarà inaugurata il 12 settembre e resterà aperta fino al prossimo anno.
L'esposizione avrò luogo all'interno del complesso del Royal Museum di Greenwich, proprio accanto all'osservatorio: un luogo dal fascino unico per chiunque ami il cielo. Nel 2015 una mia immagine è entrata nella shortlist: non vinse, ma venne inserita nel calendario ufficiale ed esposta al Royal Museum di Greenwich.
È accaduto di nuovo nel 2022 con una foto del Sole al tramonto, che mostrava il fenomeno del raggio verde, uno dei tanti effetti ottici atmosferici che cerco di documentare e divulgare attraverso articoli, rubriche e il mio blog (https://greenflash.photo/)".
"Cosa significa per te questo premio? "Per me - risponde - non è soltanto un riconoscimento personale, ma un segnale che la bellezza del cielo può essere raccontata anche attraverso la scienza. La mia immagine vorrei che fosse un invito a fermarsi, osservare e lasciarsi stupire dai fenomeni che accadono sopra di noi, perché credo che imparare a guardare il cielo con attenzione ci aiuti a sentirci parte del pianeta e dell'universo che abitiamo".