AGI - C'è chi lo definisce un "grande, un mito" un "uomo speciale, il re della tv". In un quartiere Prati abbastanza deserto, causa ferie d'agosto, chi non è partito da Roma non ha esitato a venire al
teatro delle Vittorie per rendere l'ultimo saluto a Pippo Baudo. La fila con centinaia di persone, comunque, si è formata di prima mattino e poi nel corso delle ore in molti sono arrivati alla spicciolata, chi con il cagnolino in braccio, chi con un bimbo nel passeggino, tanti quelli di una certa eta' che hanno vissuto tutta la televisione targata Baudo. Due quaderni, su due piedistalli, fuori dal teatro accolgono i ricordi e le dediche di tanti. Ci sono anche molti vip, che preferiscono per lo più entrare dal retro. Ma ci sono anche colleghi del mondo Rai, che fanno la fila, come Amedeo Goria o Tiberio Timperi ed ex colleghi Rai come Giovanni Floris, ormai a La7, che arriva in silenzio e va via in silenzio. Tutti vogliono salutare un uomo che non solo ha rappresentato la tv e la Rai, ma che nel corso degli anni ha seguito e consigliato molti, tra gli artisti e i cantanti, "scoperti" da lui, come amava ripetere.
Tra i primi ad arrivare il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il dg della Rai Roberto Sergio, Simona Agnes, Gianni Letta, Luigi Marzullo, Lorella Cuccarini. Accanto al feretro l'ex moglie Katia Ricciarelli e Mara Venier che sono andate via prima dell'apertura al pubblico.