AGI - Sei candidati sindaco, 28 liste, quasi 900 candidati consiglieri per 32 seggi da assegnare, centrodestra e centrosinistra disuniti. Sono i principali elementi delle comunali di Taranto, una delle città più grandi che va al voto domenica e lunedì. Alle urne sono chiamati circa 163mila elettori, ma, visto l'andamento delle ultime consultazioni, c'è un grosso punto interrogativo che si chiama astensionismo.
In pista, per indossare la fascia tricolore, sono Piero Bitetti, Luca Lazzàro, Francesco Tacente, Mirko Di Bello, Annagrazia Angolano e Mario Cito. Bitetti, ex presidente del Consiglio comunale, è espressione di Con, movimento politico vicino al governatore pugliese Michele Emiliano, che con Pd, Avs, Demos, Dc e altre liste civiche di centrosinistra formano il suo schieramento (8 liste).
Lazzàro è invece l'ex presidente di Confagricoltura Puglia. Debutta in politica ha 4 liste dalla sua ed è stato scelto da FdI, e sostenuto da Forza Italia, Noi Moderati e Partito Liberale. Tacente, invece, è l'ex presidente del Consorzio trasporti pubblici, insediato dai precedenti vertici delle amministrazioni locali, e ha 7 liste dalla sua, buona parte civiche, con una importante presenza di ex consiglieri ed assessori dell'amministrazione comunale uscente Melucci.
Con Tacente, ci sono poi la Lega, anche se non con il suo simbolo ma con una civica, i Socialisti Riformisti e l'Udc. I Cinque Stelle puntano sulla giornalista Angolano che ha due liste dalla sua e il sostegno di Rifondazione Comunista.
Torna a candidarsi, ma con una sola lista, Mario Cito, figlio di Giancarlo, sindaco di Taranto e deputato negli anni '90, colui che fondò un movimento politico, AT6, da una televisione e che è scomparso nei giorni scorsi. Infine, è candidato a sindaco Mirko Di Bello che guida la coalizione civica Adesso con 6 liste; è il nipote dell'ex sindaco Rossana Di Bello di Forza Italia, scomparsa qualche anno fa. Centrosinistra e centrodestra non hanno trovato l'unità.
I rumors danno meglio piazzati Bitetti, Lazzàro e Tacente per un probabile ballottaggio e in particolare scommettono sulla sfida tra Bitetti e uno degli altri due.
I temi
Riqualificazione della città, decoro urbano, città vecchia, servizi da potenziare, turismo, valorizzazione del mare, futuro dell'Università, i temi più dibattuti, con una questione in primo piano: che accadrà all'ex Ilva e l'approdo nella rada di Taranto di una nave-rigassificatore per la decarbonizzazione della fabbrica.
Taranto va al voto per il sindaco con quasi due anni di anticipo sulla normale scadenza. Questo perchè a fine febbraio 17 consiglieri su 32 - tutta l'opposizione più 2 usciti dalla maggioranza - hanno firmato le proprie dimissioni provocando cosi' lo scioglimento del Consiglio.