AGI – Avere il mal di schiena è 'da giovani'. Sono gli under 30, infatti, che spingono la domanda per osteopati e fisioterapisti. Non sono più solo gli atleti o le fasce più mature della popolazione a rivolgersi a questo tipo di professionista, ma anche un'ondata crescente di ragazzi, sempre più consapevoli dell'importanza di investire nella cura del proprio corpo. A evidenziarlo sono i dati raccolti da ProntoPro, il marketplace di riferimento per i servizi professionali che mette in contatto domanda e offerta, secondo i quali è proprio la fascia tra i 19 e i 30 anni a guidare l'incremento nelle richieste di trattamenti osteopatici, registrando un +57% rispetto allo scorso anno. Un trend simile si osserva anche per quanto riguarda i fisioterapisti, con un aumento del 25% nelle richieste da parte dei pazienti under 25, e i personal trainer, che registrano una domanda crescente da parte delle nuove generazioni. Per questi ultimi, nel 2025, la fascia tra i 23 e i 30 anni rappresenta la quota più alta di utenti (31%), ma sono gli adolescenti e i giovani adulti tra i 18 e i 22 anni a mostrare il balzo più marcato rispetto al 2024: +28%.
Tutti gli ‘acciacchi'
Nella fascia under 25, i disturbi più frequenti riguardano la schiena (36%), seguita da collo e spalle (32%) e da gambe e ginocchia (29%), problematiche che spesso derivano da cattive posture, sedentarietà o attività sportiva intensa e non sempre ben calibrata. In linea con questi dati, anche le motivazioni più dichiarate dai giovani che si rivolgono a un fisioterapista, che confermano la prevalenza della visita diagnostica (29%) e della riabilitazione post-traumatica (20%), spesso legata a infortuni sportivi o a microtraumi ripetuti.
Diversa è la situazione per chi ha superato i 60 anni: in questo caso, il dolore o le difficoltà di movimento interessano soprattutto gambe e ginocchia (38%) e, in misura minore, la schiena (24%). Qui le richieste si concentrano principalmente sulla riabilitazione post-operatoria, che rappresenta il 27% delle motivazioni.
Nel mezzo, le altre fasce si rivolgono ai fisioterapisti in particolare per problematiche legate a schiena e collo, aree tipicamente coinvolte in tensioni muscolari da stress o stili di vita sedentari, e per la riabilitazione traumatica.
Le cause
Le ragioni che spingono a rivolgersi ai professionisti del benessere fisico restano trasversali. Secondo i dati raccolti, le richieste rivolte ai fisioterapisti riguardano soprattutto percorsi di riabilitazione post-traumatica, che nel 2025 rappresentano il 27% del totale, con un incremento del 19% rispetto all'anno precedente; seguono le visite di tipo diagnostico, scelte dal 20,5% degli utenti, spesso come primo passo per inquadrare dolori persistenti o limitazioni funzionali. Per quanto riguarda le aree del corpo più frequentemente trattate, la schiena si conferma al primo posto (31%), seguita a breve distanza da collo e spalle (28%) e da gambe e ginocchia (27%), zone spesso sollecitate da posture scorrette o attività fisica intensa o svolta in maniera inadeguata. Da segnalare anche un aumento del 21% nelle richieste legate a dolori o disturbi localizzati in corrispondenza delle anche e della zona addome-bacino, spesso correlati a uno stile di vita sedentario o all'avanzare dell'età.
Chi si rivolge a un osteopata lo fa principalmente per contrastare dolori muscoloscheletrici ricorrenti, a partire dal mal di schiena, che rappresenta la prima causa di consulto (28%), seguito da problemi alla cervicale (21%) e da dolori muscolari diffusi (15%).
Dal personal trainer per la linea
Diversa, invece, ma altrettanto significativa, la fotografia che emerge dal mondo dei personal trainer. I principali obiettivi indicati da chi si affida a questa figura riguardano la perdita di peso (34%), il mantenimento della forma fisica e la tonificazione (29,5%) e l'aumento della massa muscolare (22%). Accanto a queste finalità tradizionali, si osserva però una crescita del 13% nelle richieste di programmi mirati al miglioramento della postura, segno che anche l'allenamento viene sempre più percepito come un alleato nella prevenzione di disturbi muscolo-scheletrici.