Sinner domina Ruud e va in semifinale a Roma

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AGI - "E' stata la mano di Dio" per dirla con Sorrentino, o quella di Papa Leone XIV che forse ha ispirato Sinner nell'udienza di ieri. Più laicamente il 6-0 6-1 rifilato a Casper Ruud che porta l'azzurro in semifinale contro Tommy Paul si deve alla sua testa, alle sue gambe e soprattutto al suo braccio (non a caso uno striscione lo raffigurava come un Braccio di Ferro dai capelli rossi, con i bicipiti in vista). Sinner ha chiuso la pratica in un'ora e 4 minuti. I precedenti con l'americano parlano di tre vittorie a una per l'azzurro (ci ha perso tre anni fa sull'erba di Eastbourne).

Il match che è andato in scena sul Centrale è stato un monologo tennistico di Sinner, un massacro sotto gli occhi del solito pubblico arancione e di un plotone di celebrities in tribuna autorità (da Paolo Bonolis a Noemi, da Massimo Giletti a Ferzan Ozpetek passando per il ministro dell'Economia Giorgetti).

L'azzurro ha cominciato a dettare legge strappando il servizio a Ruud a zero, a inizio match e l'esibizione è continuata tra vincenti, schiaffi al volo, drop shot, cambi di rotazione contro cui Casper mai nella parte del "fantasmino" cinematografico come oggi niente ha potuto. Tanto che sul 4 a zero per l'azzurro il pubblico intenerito e soprattutto in cerca di spettacolo ha cambiato beniamino iniziando a tifare per il norvegese. Il primo set si è concluso in 42 minuti con Ruud riuscito a incamerare appena sette punti. Il primo vincente della vittima sacrificale è arrivato solo sul 2 a zero nel secondo set per Jannik, accolto con un boato dal pubblico (c'era chi gridava "Jannik, 'sto biglietto m'è costato 'na cifraaa").

La prima occasione per evitare il doppio "ovetto" come lo chiamano i giocatori della domenica Ruud l'ha sprecata mettendo fuori un rovescio, ma poi e' finalmente riuscito ad approfittare della seconda occasione andandosi a prendere il punto con un dritto d'attacco: 2 a 1, con braccia alzate verso il cielo e risata di Ruud accompagnati dagli applausi. Il primo e l'ultimo game: nonostante il norvegese n. 7 del mondo sia riuscito ad alzare un po' il livello nel secondo set, Sinner non ha smesso di tirare vincenti sulle righe.

Si va 5 a 1, con Ruud al servizio: 0-40 come nel primo game, tre match point e ovviamente il tennista del Papa approfitta del primo con una bordata di dritto davanto alla quale Ruud resta pietrificato. Gioco, partita, incontro e un bell'abbraccio tra i due. Ruud, tra l'altro, è tra i colleghi che più hanno difeso Sinner nel momento buio del caso Clostebol. 

Le parole di Sinner

"Siamo venuti qua con tanti dubbi, abbiamo giocato la prima partita che era un ottimo inizio per me. Poi nella seconda partita mi sono sentito un po' diverso e siamo rimasti lì in campo per provare ad avere una sensazione migliore in campo. Credo che la partita contro Francisco era importante per me perche' c'erano tanti momenti difficili. Oggi ho alzato di nuovo il livello pero' soprattutto avevo un piano di gioco che avevo in testa e sono riuscito". Lo dice Jannik Sinner al microfono di Sky Sport al termine della gara in cui ha travolto 6-0 6-1 Casper Ruud.

"Sono partito molto bene, pero' poi ho continuato a giocare su questo livello tutta la partita e quindi oggi è stata veramente una giornata molto molto positiva - aggiunge - le cose possono cambiare in un attimo, domani c'è un altro giocatore con altre difficoltà, quindi non prendiamo nulla di scontato, pero' credo che dopo tre mesi arrivare qua a Roma e far semifinale è davvero un ottimo torneo".

Sorprendente il mondo in cui ha liquidato il vincitore di Madrid. "Beh, credo che lui gioca molto bene se gli dai tempo, lo sappiamo tutti, soprattutto col dritto - spiega Sinner - i primi colpi sono fondamentali contro giocatori che hanno un dritto fortissimo da parte del rovescio. Oggi ho cercato di variare abbastanza, di giocare sia sul rovescio ma poi a volte cambiare il rovescio a lungo linea e di giocare inside-in ma anche inside-out col mio dritto. Man mano andava avanti la partita - analizza il n.1 del mondo - le condizioni cambiavano perché alle sette è leggermente più veloce, poi dopo, verso le otto, sette e tre quarti-otto, è molto più umido quindi il campo è più pesante e si può mettere anche qualche volta la smorzata. Io ieri ho visto la partita di Lorenzo e le smorzate qua sono ottime, soprattutto la sera perché è un campo 'morto'. A un certo punto, quindi, tatticamente oggi ci siamo preparati molto bene. Devo dire grazie anche al mio team e poi ho fatto la mia parte in campo, provando a giocare questo match tatticamente in modo perfetto.

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