Si ritira il coach più longevo e carismatico della Nba

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AGI - A partire dal prossimo autunno la Nba non sarà più la stessa. Gregg Popovich, storica guida e coach dei San Antonio Spurs, ha annunciato il proprio ritiro dopo 29 stagioni consecutive alla guida della franchigia texana. La notizia è stata confermata venerdì dalla stessa società. Si tratta di un passaggio epocale che vede come protagonista uno dei santoni più venerati dell'intero sport americano, un punto di riferimento per diverse generazioni di appassionati.

Popovich guidava gli Spurs dal 1996, un record assoluto. In Europa, in particolare in Francia, il suo nome è legato ai successi di Tony Parker e alla crescita del talento emergente Victor Wembanyama. In Italia, invece, al rapporto creato con Marco Belinelli e, soprattutto, con il coach di Milano, Ettore Messina, suo ex collaboratore sulla panchina texana.

Wembanyama, il talento più puro della Nba, ha voluto omaggiare l'allenatore sui propri canali social: "Coach, grazie per la tua saggezza, la tua leadership, per l'ambiente che hai creato... Ma soprattutto per essere una persona incredibile e fonte d'ispirazione. È stato un onore far parte di queste 29 stagioni."

 

 

Le ragioni del ritiro

Dopo un ictus accusato a novembre, Popovich era stato messo a riposo. Un ulteriore problema di salute ad aprile ha contribuito a consolidare la decisione di interrompere la carriera da allenatore. Il suo posto era già stato temporaneamente affidato a Mitch Johnson, che ora è stato ufficialmente nominato nuovo allenatore degli Spurs.

Popovich, 76 anni, resterà comunque all'interno dell'organizzazione nel ruolo di presidente delle operazioni sportive. Nel comunicato rilasciato dalla franchigia, il nativo dell'Indiana ha spiegato: "Anche se la mia passione per il gioco è intatta, ho deciso di lasciare il mio ruolo da capo allenatore. Sono profondamente grato ai giocatori, agli allenatori, allo staff e ai tifosi. È stato un privilegio essere alla guida degli Spurs e sono felice di continuare a contribuire in un altro ruolo."

Un palmarès da leggenda: cinque titoli NBA e oltre 1.400 vittorie

Sotto la guida di Popovich, gli Spurs hanno conquistato cinque titoli NBA (1999, 2003, 2005, 2007 e 2014). Ha vinto in totale 1.422 partite con San Antonio, stabilendo un altro record assoluto nella lega. L'omaggio del presidente Holt è significativo in tal senso: "Il suo è stato un impatto che va oltre i risultati" Il presidente della franchigia, Peter J. Holt, ha sottolineato: "I titoli e i riconoscimenti non bastano a raccontare il ruolo che ha avuto su così tante persone, sulla loro crescita. Coach Pop ha lasciato un segno profondo nella nostra organizzazione e nel mondo del basket."

La ricostruzione degli Spurs

Nonostante l'assenza dai playoff per il sesto anno consecutivo, la squadra texana ha posto solide basi per il futuro. A febbraio è arrivato il playmaker All-Star De'Aaron Fox. Stephon Castle, nominato rookie dell'anno, si è messo in luce durante l'assenza di Wembanyama (trombosi) e dello stesso Fox (infortunio alla mano).

La guida tecnica passa a Mitch Johnson, 38 anni, da dieci anni nell'organizzazione della franchigia. Dopo sei stagioni da assistente di Popovich e quattro da vice, Johnson è stato scelto come nuovo allenatore. "Mitch ha i valori, la maturità e la visione giusta per guidarci nel futuro", ha dichiarato Holt.

L'eredità di Popovich 

Popovich è riconosciuto come uno dei più grandi educatori della pallacanestro moderna. Ha lanciato le carriere di Tim Duncan, Manu Ginobili, Tony Parker e Kawhi Leonard, e ha formato numerosi allenatori, tra cui Becky Hammon, oggi head coach delle Las Vegas Aces in WNBA. Nel 2021 ha guidato la nazionale statunitense alla medaglia d'oro olimpica a Tokyo, aggiungendo un ulteriore traguardo a una carriera senza precedenti.

 

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