AGI - Ecco la cinquina finalista del Premio Campiello:
- “Nord Nord”, Marco Belpoliti
- “Di spalle a questo mondo”, Wanda Marasco
- “Inverness”, Monica Pareschi
- “Troncamacchioni”, Alberto Prunetti
- “Bebelplatz”, Fabio Stassi
È stata selezionata a Padova la cinquina finalista della 63^ edizione del Premio Campiello, concorso di letteratura italiana contemporanea promosso dalla Fondazione Il Campiello ‐ Confindustria Veneto. Nel corso di una votazione nell'Aula Magna G. Galilei di Palazzo del Bo, Università degli Studi di Padova, la Giuria dei Letterati ha votato tra gli 81 libri ammessi al concorso dal Comitato Tecnico: al primo turno Wanda Marasco con “Di spalle a questo mondo” (Neri Pozza) con 7 voti, Monica Pareschi con “Inverness” (Polidoro) con 6 voti e Fabio Stassi con “Bebelplatz” (Sellerio Editore) con 6 voti, al secondo turno Marco Belpoliti con “Nord Nord” (Giulio Einaudi Editore) con 6 voti, al quinto turno Alberto Prunetti con “Troncamacchioni” (Giangiacomo Feltrinelli Editore) con 6 voti.
Durante la selezione la Giuria ha inoltre annunciato il vincitore del Premio Campiello Opera Prima, riconoscimento attribuito dal 2004 ad un autore al suo esordio letterario. Il premio è stato assegnato a Antonio Galetta con “Pietà” (Giulio Einaudi Editore).
La Giuria dei Letterati
La Giuria dei Letterati è presieduta da Giorgio Zanchini ed è composta da autorevoli personalità del mondo letterario ed accademico quali: Alessandro Beretta, critico letterario, giornalista, programmer cinematografico e promotore culturale, Federico Bertoni, docente di Critica letteraria e letterature comparate all'Università di Bologna, Daniela Brogi, docente di Letteratura Italiana contemporanea all'Università per Stranieri di Siena, Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura, Daria Galateria, scrittrice, accademica e traduttrice, Rita Librandi, docente emerita di Linguistica italiana e Storia della lingua italiana e Vicepresidente dell'Accademia della Crusca, Liliana Rampello, critica letteraria e saggista, ha insegnato Estetica all'Università di Bologna, Stefano Salis, caporedattore delle pagine dei Commenti e della Domenica del Sole 24 Ore e Lorenzo Tomasin, Docente di Filologia Romanza all'Università di Losanna e Roberto Vecchioni, cantautore, scrittore, docente universitario.
Giorgio Zanchini, Presidente della Giuria dei Letterati, ha dichiarato: “Presiedere per la prima volta la Giuria dei Letterati del Premio Campiello è stata un'esperienza profondamente istruttiva. Ho potuto osservare da vicino, con grande curiosità e ammirazione, la serietà, l'impegno e l'assoluta imparzialità che animano ogni discussione e ogni giudizio sui libri. La letteratura, come il giornalismo che pratico da anni, è uno strumento essenziale per dare forma al caos, per interpretare la realtà e costruire un significato condiviso che ci tiene uniti come comunità. Un premio come il Campiello amplifica questa funzione in modo ancora più profondo. In questi mesi, abbiamo potuto leggere opere che non sono solo testimonianza del nostro tempo, ma che offrono lenti acute e talvolta anche spietate per comprenderlo. È un lavoro che ritengo fondamentale, un contributo tangibile alla qualità del dibattito pubblico e, in ultima analisi, alla vitalità della nostra democrazia.”
“È stata una grandissima emozione vivere la mia prima selezione della cinquina come nuovo Presidente della Fondazione Il Campiello. Eredito una tradizione straordinaria di oltre sessant'anni e sono orgoglioso di poter dare continuità a questa importante risorsa culturale per tutto il nostro Paese, fortemente voluta e sostenuta dalle imprese Venete che ho la responsabilità di rappresentare" ha detto Raffaele Boscaini, Presidente della Fondazione Il Campiello ‐ Confindustria Veneto che ha aggiunto "Congratulazioni ai cinque autori selezionati che, dopo il tour estivo in tutta Italia, si contenderanno la vittoria sul palco del Teatro la Fenice il 13 settembre. Ringrazio Giorgio Zanchini e tutta la Giuria dei Letterati per l'eccellente lavoro svolto. Il Campiello è uno strumento straordinario per la valorizzazione del nostro sistema Paese: in un momento di sfide globali complesse, investire nella cultura significa attrarre giovani qualificati e rafforzare le eccellenze che rendono l'Italia competitiva".
“Il Premio Campiello rappresenta l'impegno collettivo dell'impresa veneta per la cultura, un impegno che va oltre il semplice evento culturale, diventando un simbolo dell'identità degli imprenditori veneti. Il suo prestigio è per noi motivo di grande orgoglio e, allo stesso tempo, una leva strategica di sviluppo. Oggi, i saperi si intrecciano e l'innovazione integra competenze umanistiche nel lavoro. Un presidio culturale forte come il Campiello diventa un fattore di attrattività per idee e progetti. In questa fase di profonde discontinuità, sono quanto mai necessari modelli e visioni per immaginare e affrontare il futuro. E c'è bisogno quindi nuove narrazioni in cui trovi spazio anche un rinnovato racconto dell'impresa" ha detto Paola Carron, Presidente Confindustria Veneto Est.
Premio Campiello "Opera Prima" a Pietà
La motivazione con cui è stato assegnato il Premio Campiello Opera Prima ad Antonio Galetta con “Pietà” (Giulio Einaudi Editore): “Pietà, esordio narrativo di Antonio Galetta, si impone per la qualità della scrittura e l'originalità della costruzione. Ambientato in un minuscolo e immaginario paese dell'Italia meridionale, il testo diviene rappresentazione, al tempo stesso ironica e drammatica, di un universo umano molto più ampio. L'adozione del noi come voce narrante consente di osservare dall'interno la comunità. La coralità del romanzo, tuttavia, non esclude il distacco critico verso una degenerazione del discorso pubblico che valica i ristretti confini della cittadina. La struttura narrativa, non lineare ma ben coesa, e la lingua, che si caratterizza per l'inventiva lessicale e per l'alternanza dei registri dal comico al burocratico o dal grottesco al lirico, testimoniano un'interessante ricerca stilistica".
A settembre il vincitore
Il vincitore della 63^ edizione del Premio Campiello sarà proclamato sabato 13 settembre al teatro la Fenice di Venezia, selezionato dalla votazione della Giuria dei Trecento Lettori anonimi. I Giurati vengono selezionati su tutto il territorio nazionale in base alle categorie sociali e professionali, cambiano ogni anno e i loro nomi rimangono segreti fino alla serata finale.