Politica e sindacati come reagiscono alle dimissioni di Tavares

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AGI - L'ad di Stellantis, Carlos Tavares si è dimesso con un anno di anticipo rispetto alla fine del suo mandato. Una decisione che è stata ratificata dal consiglio di amministrazione del gruppo automobilistico. Fin dai primi istanti in cui si è diffusa la notizia, immediate sono arrivate le reazioni della politica e dei sindacati che da tempo avevano messo sotto la lente di ingrandimento l'operato del manager portoghese rispetto ad alcune sue affermazioni. 

 

"Siamo curiosi di sapere quanto prenderà Carlos Tavares come 'premio' economico dopo la sua disastrosa gestione" commenta la Lega in una nota stampa. Altrettanto critico è il leader di Azione, Carlo Calenda che commenta "non rimpiangeremo Tavares" e chiede la riconvocazione di Elkann in parlamento. 

 

 

 

 

Il  presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, assieme a una delegazione di pentastellati, domani mattina incontrerà i lavoratori e gli operai di Stellantis e quelli dell'indotto di Pomigliano, in agitazione e in sciopero proprio da domani per il mancato rinnovo da parte dell'azienda della commessa alla società Trasnova. Conte e la delegazione 5 Stelle raggiungeranno i cancelli dello stabilimento e avranno modo di ascoltare le ragioni della protesta. L'incontro e la visita agli operai erano stati anticipati dall'ex premier alla delegazione di Pomigliano alla manifestazione per Stellantis dello scorso 16 ottobre.

 

La Fiom chiede "subito un piano occupazionale e industriale" e Rocco Palombella della Uilm auspica che dopo l'uscita di Tavares "Il nuovo ad abbia a cuore gli stabilimenti e i lavoratori italiani. Riporti in Italia la produzione di auto e rilanci il polo del lusso della Maserati. Per gestire la transizione serve responsabilità e tutela dell'occupazione e delle professionalita'". 

 

 

 

 

 

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