AGI - Auroro Borealo abbandona Spotify. Il cantautore e performer, all’anagrafe Francesco Roggero, ha annunciato la sua decisione di ritirare la propria musica dalla piattaforma in polemica con le scelte di Daniel Ek, fondatore e CEO dell’azienda svedese.
Al centro della protesta c’è l’investimento da 690 milioni di dollari che Ek ha effettuato in Helsing, una startup tedesca specializzata in tecnologie militari e droni da guerra. Una presa di posizione netta e consapevole, che l’artista ha spiegato con una lunga lettera pubblicata sui suoi canali social, rivolgendosi direttamente ai fan.
Il progetto solista di Auroro Borealo nasce nel 2017 dopo una lunga militanza nell’underground musicale, con band dai nomi surreali come “Il Culo di Mario” e “Superamici dell’Ochetta Sbarazzina”. Il suo stile mescola ironia, punk lo-fi e cantautorato nonsense, con testi che oscillano tra il grottesco e il geniale. Album come Singoloni, Adoro Borealo e Aurora Boreale lo rendono una figura cult nella scena indie italiana, capace di riempire piccoli club e conquistare i palchi dei festival alternativi.
Ma la sua attività va oltre la musica: è caporedattore di “Orrore a 33 Giri”, gestisce il canale YouTube “Literal Italia” e l’account Instagram “Libri Brutti”, dove recensisce libri assurdi e dimenticati. Nel 2021 crea e conduce, insieme a Livia Satriano, il podcast Nascostify, un progetto dedicato alla scoperta di perle nascoste della musica italiana, tra passato e presente. Il criterio? Brani e artisti con meno di 1.000 ascoltatori mensili su Spotify.