AGI - Le prossime decisioni di politica monetaria della Bce "dovranno bilanciare due fattori": la "debolezza dell'economia europea" e le "tensioni geopolitiche" che "stanno frenando consumi e investimenti, contribuendo a contenere l'inflazione". E poi "l'aumento dell'incertezza, dovuto soprattutto agli annunci, talora contraddittori, sulle politiche commerciali degli Stati Uniti" che "impone cautela nel percorso di diminuzione dei tassi ufficiali".
Il governatore Fabio Panetta, nella relazione per l'Assemblea ordinaria dei Partecipanti di Banca d'Italia, invita alla cautela nel percorso intrapreso dalle banche centrali sul taglio dei tassi viste le tensioni commerciali in atto scaturite dalla politica di dazi avviata dagli Stati Uniti, che si aggiunge ai conflitti in corso dall'Ucraina al Medio Oriente.
L'incertezza a livello globale, annota Panetta, "resta elevata, alimentata dalle persistenti tensioni geopolitiche e commerciali". Questo contesto, sottolinea, "penalizza gli scambi internazionali e accentua la frammentazione dell'economia mondiale, contribuendo al rallentamento dell'attività produttiva".
Ecco allora che guardando al futuro, avverte il governatore di Bankitalia la lotta all'inflazione "non può ancora dirsi conclusa. Sara' essenziale monitorare con attenzione tutti i fattori che potrebbero ostacolare il ritorno all'obiettivo del 2 per cento".
Nelle due riunioni del board del 2025 la Bce ha tagliato in entrambi i casi i tassi di 25 punti base. Dopo la seduta del 6 marzo scorso la presidente della Bce Christine Lagarde aveva detto che le prossime decisioni di politica monetaria, soprattutto nell'attuale scenario di crescente incertezza globale, saranno prese "riunione dopo riunione", senza seguire alcun percorso predeterminato e se sarà necessario si potrebbe arrivare anche una pausa nei tagli.