Settori e aree geografiche
A livello settoriale, rileva il bollettino, l'industria evidenzia complessivamente una flessione delle entrate di circa il 2%, mentre nei servizi si segnala una crescita del 10,4%, dovuta prevalentemente alla domanda di lavoro da parte delle imprese del turismo. Il Sud e Isole è l'area territoriale più dinamica con 161mila contratti attesi.
La ricerca di lavoratori del manifatturiero
L'industria programma 134mila entrate nel mese di maggio e oltre 412mila nel trimestre maggio-luglio. A maggio, il comparto manifatturiero è alla ricerca di circa 84mila lavoratori (-2,2% rispetto a maggio 2024), che salgono a 263mila nel trimestre (+0,3% rispetto allo scorso anno).
Ad offrire le maggiori opportunità lavorative sono:
- Meccatronica: 19mila contratti nel mese e 58mila nel trimestre.
- Metallurgia: 15mila nel mese e circa 46mila nel trimestre.
- Agroalimentare: 14mila nel mese e circa 55mila nel trimestre.
Previsioni incerte nel comparto delle costruzioni, che programma per il mese circa 51mila entrate (-1,5%) e quasi 150mila nel trimestre maggio-luglio (+1,2%).
Il boom di turismo e servizi
Sono 394mila le opportunità di lavoro offerte dal settore dei servizi a maggio e 1,2 milioni entro luglio. Le imprese della filiera turistica esprimono la domanda più elevata con oltre 147mila lavoratori ricercati a maggio e 446mila nel trimestre maggio-luglio.
Seguono commercio (71mila nel mese e 229mila nel trimestre) e servizi alle persone (58mila nel mese e 200mila nel trimestre).
Profili difficili da reperire
Nel mese sono difficili da reperire 248mila profili, pari al 47,0% delle figure professionali da inserire in azienda, soprattutto a causa della mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative aperte.
Tra i profili più difficili da reperire, il Borsino delle professioni segnala:
- Ingegneri (62,8%).
- Specialisti nelle scienze gestionali, commerciali e bancarie (45,3%).
- Tecnici in campo ingegneristico (69,9%).
- Tecnici della gestione dei processi produttivi (66,6%).
- Tecnici della salute (66,5%).
- Operatori della cura estetica (69,3%).
- Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (56,0%).
- Meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori (72,6%).
- Operai addetti alle rifiniture delle costruzioni (72,4%).
- Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (70,8%).
Anche a maggio, emerge ancora dal bollettino, i contratti a tempo determinato sono la forma contrattuale più frequentemente proposta (327mila contratti, pari al 61,8% delle entrate programmate), seguiti dai contratti a tempo indeterminato (89mila, pari al 16,8%).
La manodopera straniera
La quota di assunzioni che le imprese prevedono di ricoprire ricorrendo a immigrati si attesta al 18,4% delle entrate complessive. Dichiarano che ricorreranno maggiormente a manodopera straniera le imprese dei:
- Servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (32,5%).
- Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (26,7%).
- Filiera alimentare (22,6%).
- Metallurgia e prodotti in metallo (21,6%).
- Costruzioni (20,4%).
Lavoratori che non si trovano
A incontrare le maggiori difficoltà di reperimento sono le imprese delle regioni del Nord Est (difficili da reperire il 49,4% delle figure ricercate), seguite da quelle del Nord Ovest e Centro (47,7% per entrambe le macroaree territoriali) e Sud e Isole (44,0%).