AGI - "Auguro alla figlia della Meloni la sorte della ragazza di Afragola". Queste parole pesanti sarebbero state scritte su Facebook da un dipendente del Ministero dell'Istruzione e del Merito, secondo quanto riportato da un altro dipendente del ministero, Roberto Della Ragione, che si dice "infuriato" e di aver già "provveduto a segnalare e denunciare in tutte le forme" tale post, chiedendo quindi al ministro Giuseppe Valditara di "intervenire immediatamente con provvedimenti durissimi".
E la replica di Valditara è arrivata in tempi stretti: "Esprimo la mia forte solidarietà al presidente Giorgia Meloni per le ignobili minacce rivolte ai suoi affetti più cari" dichiara il ministro dell'Istruzione e del Merito, che assicura: "Stiamo effettuando tutte le verifiche utili a individuare l'identità dell'autore di questo atto indegno. Le autorità preposte sapranno adottare provvedimenti esemplari: nessuna tolleranza verso la violenza".
Al diffondersi della notizia è arrivata unanime la solidarietà della politica che invoca provvedimenti urgenti verso l'autore del post.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci parla di parole "ripugnanti e vergognose le parole di odio rivolte verso la figlia del presidente del Consiglio. È ancor più sconcertante che tale minacce provengano da persone che lavorano nelle istituzioni".
"È sconvolgente un livello di odio così disumano da riversarsi su una bambina, così sfrontato da essere esibito sui social, così immotivato da scagliarsi contro una leader che sul dramma della violenza sta mettendo tutto il proprio impegno personale e politico" dichiara Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.
"Le minacce sui social sono un atto di barbarie, un attacco vile e miserabile verso una bambina. Urgono vigilanza e censura da parte di tutto il corpo istituzionale e di tutto l'arco parlamentare. Ogni silenzio al cospetto di tale violenza equivale a una conclamata complicità. Al presidente del Consiglio va la mia solidarietà e quella di tutto il ministero della Cultura". Lo dichiara il ministro della Cultura, Alessandro Giuli.