Meloni: "Non invieremo soldati in Ucraina. Mosca si è impantanata, irragionevoli le sue pretese"

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AGI - L'Italia non ha alcuna "volontà di inviare truppe in Ucraina". Lo dice la premier Giorgia Meloni, nelle comunicazioni nell'Aula della Camera alla vigilia del Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre. "Il clima del vertice di Berlino è stato costruttivo, la dichiarazione dei leader europei riprende tutte le priorità ribadite dall'Italia", ha sottolineato Meloni.

Lo stretto legame tra Europa e Stati uniti, nessun abbandono al suo destino da parte di Kiev, la tutela degli interessi dell'Europa e il mantenimento della pressione sulla Russia: sono queste le priorità indicate dalla premier. "Mosca si è impantanata", dice, "l'unica cosa che può costringere la Russia ad un accordo" è insistere sulla deterrenza, afferma.

"La trattativa per la pace è complessa", il problema è che non c'è volontà da parte di Mosca di trattare, ha ribadito "pretese irragionevoli" con la richiesta di avere il Donbass, "è questo lo scoglio" più difficile da superare, ha osservato.

Gli asset russi

Occorre preservare "l'equilibrio tra il sostegno all'Ucraina" e "i principi di legalità e sostenibilità finanziaria", spiega la premier. "Serve una soluzione sostenibile", insiste Meloni soffermandosi sull'uso degli asset russi. "Siamo aperti a tutte le decisioni ma servono soluzioni che non possono essere forzate". Se si dovesse andare nella direzione dell'utilizzo degli asset russi sarebbe "miope rivolgere le attenzioni su un unico soggetto detentore dei beni sovrani russi congelati, cioe' il Belgio, quando anche altre nazioni partner hanno asset immobilizzati nei rispettivi sistemi finanziari", ha detto la premie.

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