Lella Golfo: "Felice che il paese stia riscoprendo Goliarda Sapienza"

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AGI - "Che dopo tanti anni un film dedicato a Goliarda Sapienza sia anche l'unico italiano a Cannes, insieme al grande successo di un'altra pellicola dedicata al suo libro è una gioia immensa e anche una gran soddisfazione personale!" dichiara Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, riferendosi a "Fuori", il nuovo film di Mario Martone, scritto con Ippolita Di Majo, che vede nel cast Valeria Golino, nel cast anche Elodie, Stefano Dionisi, Corrado Fortuna, Antonio Gerardi sarà distribuito in Italia da 01, sarà in sala in Italia il 22 maggio. Ma non si tratta dell'unico prodotto televisivo che quest'anno celebra la figura di questa figura poliedrica del '900, simbolo del femminismo.

Su Sky, è da poco andata in onda la serie "L'arte della gioia" diretta da Valeria Golino e Nicolangelo Gelormini. Entrambe le produzioni prendono spunto dal suo romanzo più celebre, "L'arte della gioia", pubblicato postumo. La protagonista, Modesta, incarna un femminismo autentico, fuori dagli schemi, affrontando con forza e intelligenza le sfide della vita. Il romanzo, rifiutato da molti editori durante la sua vita, venne riscoperto e acclamato negli anni successivi, consacrando Sapienza come un'autrice di straordinaria profondità. Oggi a 100 anni dalla nascita, Sapienza è celebrata con nuovi adattamenti cinematografici e editoriali, che riportano la sua voce al centro della cultura contemporanea, testimoniando l'attualità della sua visione.

"Sono stata amica di Goliardia - ricorda Golfo - in un momento difficile della sua vita, quando la borghesia romana la disprezzava per aver rubato dei gioielli. Lei, intellettuale borghese, aveva commesso quel reato deliberatamente, per poter varcare le porte del carcere e raccontarlo senza infingimenti e ipocrisie, "dal di dentro". Nel libro aveva svelato si' la disumanità delle condizioni carcerarie, ma allo stesso tempo raccontava come quell'esperienza l'avesse "vivificata", consentendole di scoprire solidarietà e amicizia. Ho presentato 'L'università di Rebibbià nel 1983: con 'La traumatica esperienza carceraria di una donna perbene creammo una sorta di piccolo caso che risveglio' finalmente l'interesse mediatico sul tema delle carceri. In seguito, la feci candidare al Senato in un collegio di Roma per il PSI. Goliarda è scomparsa troppo presto ma ci ha lasciato una grande eredità e sono felice che tutto il Paese la stia riscoprendo".

 

 

 

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