AGI - Il progetto di recupero dei rettili in via di estinzione entra nel vivo. Dopo circa sei mesi trascorsi al Bioparco di Roma, le coppie di Podarcis raffonei, la lucertola delle Eolie, selezionate come potenziali riproduttori destinati a incrementare la popolazione a rischio di estinzione in natura, sono finalmente tornate nel loro habitat originario.
Centro di allevamento a Salina
Venerdì 30 maggio, alcuni esemplari sono stati trasferiti a Salina, dove è stato allestito un nuovo centro di allevamento nel comune di Malfa. Si tratta di una tappa cruciale per la conservazione della specie e un momento altamente simbolico per la comunità eoliana che accoglierà il ritorno di questo rettile endemico con una settimana di eventi, incontri scientifici e iniziative culturali.
Il progetto europeo Life Eolizard
L'evento rientra nel progetto europeo Life Eolizard, dedicato alla salvaguardia di una delle lucertole più minacciate del Mediterraneo.
Genetica e biodiversità
Le lucertole delle Eolie che saranno trasferite nel centro di allevamento di Malfa sono il risultato di un'attenta selezione genomica, con l'obiettivo di massimizzare la diversità genetica della popolazione fondatrice. Questo approccio consente di ridurre il rischio di inbreeding e aumentare la resilienza evolutiva delle future popolazioni, aspetto cruciale per una specie come Podarcis raffonei, caratterizzata da un areale frammentato e da popolazioni residue fortemente isolate.
Ripopolamento e habitat
Le lucertole allevate nel centro, così come la loro futura prole, saranno destinate a ripopolare aree selezionate dell'arcipelago, come gli isolotti di Lisca Bianca e Bottaro, che diventeranno santuari naturali. Qui sono già in corso azioni di traslocazione delle specie aliene invasive, recupero dell'habitat e implementazione di misure di tutela a lungo termine.
Una strategia di conservazione integrata
Le lucertole costituiranno, quindi, i nuclei fondatori delle nuove popolazioni insulari, rappresentando un tassello fondamentale nella strategia di conservazione integrata ex situ/in situ messa in campo da Life Eolizard.
Il nuovo centro operativo di Malfa
Il 2 giugno è stato inaugurato ufficialmente il nuovo centro operativo del programma di riproduzione in condizioni controllate di Malfa (Salina), una struttura all'avanguardia progettata per garantire il benessere delle lucertole, che potranno vivere in condizioni ottimali e contribuire alla conservazione della specie, oggi tra le più minacciate del Mediterraneo.
Struttura sostenibile e innovativa
Il centro si trova a pochi chilometri dallo Scoglio Faraglione, di fronte alla spiaggia di Pollara, habitat naturale di riferimento per Podarcis raffonei. La scelta della localizzazione consente di riprodurre fedelmente le condizioni bioclimatiche del loro ambiente originario. Questo approccio innovativo consente di testare modalità di allevamento più naturali rispetto a quelle utilizzate al Bioparco di Roma, contribuendo così a definire protocolli efficaci per la riproduzione in cattività della specie.
Tecnologia e monitoraggio
La struttura è a basso impatto ambientale, ecologica e sostenibile. Le serre che ospitano le lucertole sono realizzate in legno e alimentate da pannelli solari. Ogni serra è dotata di sistemi di ventilazione controllata e termoregolazione per garantire un microclima ottimale e costante.
Le operazioni saranno seguite dal dottor Simone Di Mauro, medico veterinario con oltre trent'anni di esperienza sui rettili, coadiuvato dal dottor Daniele Macale, responsabile del rettilario del Bioparco di Roma.
Un ritorno simbolico e scientifico
Saranno impiegate tecnologie avanzate per monitorare le fasi più delicate: dall'incubazione delle uova, alla schiusa, fino all'allevamento dei giovani nati.
Questo ritorno non ha solo una valenza tecnica e scientifica. Il ritorno di Podarcis raffonei a Salina e la sua futura presenza stabile in nuovi habitat sicuri rappresenta anche un evento altamente simbolico per la comunità eoliana.
Comunità e partecipazione attiva
Dopo decenni di rarefazione e silenziosa scomparsa, la specie, emblema della fragilità e dell'unicità biologica delle Eolie, torna a essere presente, tutelata e parte integrante del territorio. La popolazione locale non sarà solo spettatrice, ma diventerà parte attiva di questo processo di rinascita, e sarà coinvolta in attività didattiche, accoglienza degli esperti, valorizzazione culturale e artistica del progetto.
Il centro di Malfa si configura così come un presidio scientifico e identitario, che intreccia conservazione, paesaggio e comunità.