Le borse europee in profondo rosso, Milano -6%

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AGI - I mercati azionari europei hanno aperto in caduta libera oggi, sulla scia dei mercati asiatici, di fronte all'inflessibilità di Donald Trump sui dazi imposti ai partner degli Stati Uniti. Continua a crollare la Borsa di Milano, con il Ftse Mib che si attesta ora attorno a -6%, mentre molti titoli non riescono a fare prezzo. 
Nelle prime contrattazioni, la Borsa di Francoforte è scesa del 7,86% dopo un breve calo di oltre il 10%. La Borsa di Parigi ha perso il 6,19%, Londra il 5,83% e la Borsa svizzera il 6,82%

In picchiata le asiatiche

A picco anche le Borse asiatiche. A meta' giornata si sono registrati cali dell'11% a Hong Kong, del 9,7% a Taipei, dell'8,7% a Shenzhen, del 6,8% a Tokyo, del 6,5% a Shanghai, del 5,3% a Seoul e del 3% a Mumbai.

Il movimento è stato brusco anche perché la Cina venerdì ha annunciato tariffe doganali di ritorsione verso gli Usa dopo che molte piazze finanziarie asiatiche avevano gia' chiuso per il fine settimana, alimentando il rischio di un'escalation distruttiva per l'economia globale.

Giù il petrolio

Si è registrato anche un nuovo tonfo del prezzo del petrolio a New York. Al Nymex, intorno alle 22:50 Gmt, un barile di Wti ha ceduto il 3,31% ed è stato scambiato a 59,94 dollari, poco dopo la ripresa delle contrattazioni alle ore 22. Intorno alle 22:35 Gmt, poco dopo la ripresa delle negoziazioni di questi contratti, il contratto future del Dow Jones era in calo del 3,56%, mentre il contratto future più ampio dell'S&P 500 era in calo del 3,85%. 

Trump: "I dazi? Cura necessaria"

Trump ha minimizzato il panico sui mercati azionari paragonando i dazi a "una cura" destinata a curare i mali dell'economia americana. "A volte è necessario assumere farmaci per curarsi", ha detto il presidente degli Stati Uniti a bordo dell'aereo presidenziale Air Force One, mentre gli indici azionari si avviano verso un altro calo a Wall Street, ma non solo. 

In pieno panico sui mercati azionari causato dai nuovi dazi Usa, il presidente Donald Trump argomenta che sono "l'unico modo in cui il problema degli enormi deficit finanziari con la Cina, l'Unione Europea e molti altri, può essere risolto".

In un post sul suo social Truth, Trump denuncia che "il surplus con questi paesi è cresciuto durante la presidenza del sonnolento Joe Biden. Lo invertiremo e lo invertiremo velocemente", ha scritto in stampatello. Questi dazi, ha aggiunto con enfasi il titolare della Casa Bianca, "ora stanno portando decine di miliardi di dollari negli Stati Uniti. Sono già in vigore e sono una cosa meravigliosa da vedere. Un giorno la gente si renderà conto che i dazi, per gli Stati Uniti d'America, sono una cosa meravigliosa!". 

I governi stranieri dovranno pagare "un sacco di soldi"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che i governi stranieri dovranno pagare "un sacco di soldi" per eliminare gli ingenti dazi commerciali da lui stesso definiti "medicinali". Il presidente Usa ha affermato di aver parlato con i leader di Europa e Asia, che sperano di convincerlo ad abbassare le tariffe fino al 50%, che entreranno in vigore questa settimana. "Stanno venendo al tavolo. Vogliono parlare, ma non si parla se non ci pagano un sacco di soldi su base annuale", ha avvertito Trump.

Oggi Netanyahu a Washington

Oggi incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, giunto a Washington per discutere, tra le altre cose, della tariffa del 17% che il titolare della Casa Bianca ha imposto sulle importazioni israeliane. Gli esperti israeliani hanno avvertito che le esportazioni verso gli Stati Uniti subiranno un colpo di 2,3 miliardi di dollari a causa delle tariffe e che 18.000-26.000 israeliani probabilmente perderanno il lavoro.

 

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