La minaccia di Trump Apple (che perde in Borsa)

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AGI - Sui mercati arriva nuovamente la tempesta dei dazi, dopo le dichiarazioni di Donald Trump, il quale ha raccomandato di imporre imposte doganali del 50% all'Unione europea dall'1 giugno, visto che i colloqui commerciali "non stanno portando a nulla". Il presidente americano ha inoltre minacciato Apple che imporrà dazi del 25% se non produrrà gli iPhone negli Stati Uniti. A fare da controcanto a Trump il segretario al Tesoro Scott Bessent, che ha sottolineato come i negoziati commerciali procedano "in buona fede" con la maggior parte dei partner "a eccezione dell'Ue". Dopo le dichiarazioni di Trump le Borse europee hanno virato in deciso rosso, e anche Wall Street ha aperto in negativo, con il titolo di Apple che attualmente perde il 2%.

L'attenzione degli investitori è puntata anche sulle questioni fiscali statunitensi, in una settimana in cui Moody's ha declassato il rating del credito a stelle e strisce e la Camera dei Rappresentanti, controllata dai Repubblicani, ha approvato il maxi disegno di legge su tasse e spesa voluto da Trump. Le preoccupazioni per il costo della misura - e il suo impatto sul debito e sul deficit - hanno fatto impennare ieri i rendimenti del Tesoro a lungo termine. Dopo le dichiarazioni di Trump sui dazi, i prezzi dell'oro sono saliti di oltre l'1,5% raggiungendo circa 3.350 dollari l'oncia, con l'acuirsi delle tensioni commerciali che hanno alimentato l'avversione al rischio.

Sul fronte macro, negli Stati Uniti le vendite di nuove case hanno registrato un netto rialzo, contro le attese. Il dipartimento del Commercio ha registrato un aumento del 10,9% al tasso annualizzato di 743.000 unità. In Europa, la lettura finale del Pil tedesco del primo trimestre ha mostrato che l'economia è cresciuta dello 0,4% su base trimestrale nei primi tre mesi del 2025, con una stima iniziale rivista al rialzo dello 0,2% e in ripresa rispetto alla contrazione dello 0,2% del periodo precedente. Si tratta della più forte espansione economica dal terzo trimestre del 2022.

Nel Regno Unito le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1,2% su base mensile ad aprile, superando facilmente le previsioni di +0,2% e accelerando rispetto al +0,1% di marzo (dato rivisto al ribasso). Si tratta della crescita mensile più significativa da gennaio. 

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