Il fondo statale cinese Central Huijin Investment ha assicurato di avere sufficiente capacità per garantire la stabilità dei mercati dei capitali del Paese asiatico, ribadendo la decisione di incrementare ulteriormente la partecipazione in fondi quotati, dopo averlo fatto lunedì, quando le borse di Hong Kong e della Cina continentale hanno subito forti perdite.
Oltre alle azioni di Central Huijin, diverse imprese statali cinesi hanno annunciato piani per espandere gli acquisti di azioni e condurre riacquisti come parte di sforzi più ampi per rafforzare la fiducia del mercato.
Il sostegno della PBOC sottolinea l'impegno di Pechino nel supportare i mercati dei capitali durante periodi di incertezza economica, in particolare mentre gli Stati Uniti impongono nuovi dazi sui beni cinesi, alimentando preoccupazioni su una potenziale recessione globale.
Crollano le borse asiatiche
La Borsa di Taiwan ha aperto in rosso, con l'indice Taiex che è calato di quasi il 3% pochi minuti dopo l'apertura, dopo aver registrato lunedì la maggiore perdita giornaliera della sua storia nel contesto della guerra commerciale, pari al 9,7%.
In Indonesia, l'indice principale del mercato azionario, chiuso dal 28 marzo, è crollato di oltre il 9% nei primi minuti di contrattazione, provocando una sospensione di mezz'ora in conformità con un nuovo regolamento introdotto la vigilia. La borsa indonesiana era rimasta chiusa per festività locali e non aveva operato durante la settimana precedente e lunedì, quando le borse globali avevano subito gravi perdite dopo l'annuncio dei nuovi dazi statunitensi. Negli altri mercati del Sud-Est asiatico, le borse hanno aperto con prevalenza di perdite, guidate da Vietnam (-5,04%), Thailandia (-4,08%) - entrambe chiuse lunedì - e Singapore (-1,63%); mentre hanno aperto con guadagni i mercati delle Filippine (+2,04%) e della Malesia (+0,30%).
Gli altri mercati
Wall Street ieri ha chiuso le contrattazioni in ordine sparso una sessione dominata dall'incertezza e dalla volatilità, con gli indici che tentano e falliscono il rimbalzo ma terminano la seduta con perdite meno pesanti dell'apertura e il Nasdaq riesce a concludere poco sopra la parità. Gli investitori sono spaventati dalla prospettiva di una recessione globale che potrebbe essere causata dalla guerra commerciale innescata dai dazi di Trump.