AGI - Si grida “Ci sei mancato”, “vai Jannik, sei un treno” si alzano cartelli con la scritta “Sinner ti amo”, va in scena la “Ola” e c'è pure uno spettatore che chissà perché, lo incita ripetutamente a colpi di “Vai cucciolo”. Il pubblico del Centrale è sceso in campo con Jannik Sinner, insieme ai suoi genitori, eccezionalmente in tribuna, nella serata del suo epico rientro contro il povero Mariano Navone che si becca pure un “tornatene a Buenos Aires” da un tifoso che forse ha sbagliato stadio (all'Olimpico in concomitanza c'è Lazio-Juventus) subito zittito dagli altri.
Reazioni del pubblico
“È un evento dal sapore storico, secondo solo a quello dell'elezione di Leone XIV” esagera con l'Agi Giulio uno spettatore in trasferta con la moglie e altre due coppie da Livorno: raccontano di aver speso 750 euro a testa (più viaggio e hotel) per assicurarsi i biglietti: “Nell'incertezza dell'orario di gioco di Sinner abbiamo comprato le sessioni diurne e serali di venerdì e sabato. In fondo ci siamo fatti un regalo”. Per l'occasione indossano le magliette con la scritta “er cavaliere roscio is back”. E in omaggio a Sinner è arancione un po' tutto lo stadio compreso Navone che involontariamente omaggia l'avversario in maglia e scarpe arancioni.
Carota boys e altri tifosi
Non mancano ovviamente i Carota boys e c'è una famiglia di Aci Trezza, genitori e due figli quarantenni (“siamo stati fortunati ci hanno regalato i biglietti”) con i cappellini sormontati da una carota all'uncinetto realizzati dalla mamma Silvana. È andata peggio ai tre fratelli siciliani Riccardo, Federico e Manfredi che hanno speso 120 euro a testa per un posto in piccionaia (più viaggio e hotel) “ma dovevamo esserci". Tra quelli che hanno scelto l'outfit arancione due spettatrici di Siena che si definiscono “tenniste dilettanti come il nuovo Papa” ma soprattutto appassionate di Sinner e del modello che offre ai giovani: per esserci stasera hanno investito 300 euro a testa: “Settimane fa avevamo comprato un biglietto per la sessione diurna di oggi, tre giorni fa per serre certe di vederlo abbiamo preso anche quella serale”.
Presenza di VIP e autorità
Sinner invece è in nero, forse per calarsi nei panni del vero cavaliere nero a cui, come recitava Gigi Proietti, non devi rompere il ...”. In quota vip e autorità spiccano il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma, il presidente Fitp Binaghi, la campionessa di sci Federica Brignone e, tra gli altri Antonino Monteleone, ex Iena e oggi volto Rai a cui è appena nato un figlio e, spiega, “Sinner sarà il suo Federer”. Tra i volti Rai anche Marco Carrara che adora il numero 1 “per l'esempio di lealtà e libertà di scegliere dove indirizzare la propria vita, che sta dando ai bambini”.
Conclusione
Gli “olè olè olè Sinner, Sinner” si scatenano nel match point, lo avvolgono dopo la vittoria e nei momenti critici del match. Non moltissimi, fortunatamente. Il primo incontro dopo tre mesi di esilio finisce 6/3 -6/4 per il numero uno del mondo, in un'ora e 38 di gioco. Sinner is back. Scrive “Che bello” sulla telecamera e un cartello che spunta in tribuna fa la sintesi della serata un po' tennistica e un po' mistica: “Viva il papa americano, viva il tennis italiano”.