L'Uefa torna a bocciare gli stadi italiani: “Serve una sterzata. Per forza”

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AGI - Sugli stadi la Uefa segue "con un occhio estremamente attento l'Italia che è uno dei grandi Paesi del calcio europeo e mondiale. Vedere una situazione infrastrutturale così precaria e così fuori dal tempo non è un elemento di beneficio per il calcio italiano": così Giorgio Marchetti, vice segretario generale della Uefa, ospite di 'Radio Anch'io Sport' su Rai Radio 1.

"Ci auguriamo che l'Italia riesca a dare una sterzata ai propri stadi", ha aggiunto, "trasformandoli in stadi moderni e confortevoli, cosa che purtroppo non è in questo momento. Questo deve avvenire per forza, l'Italia non può mancare questo appuntamento col futuro".

Rischio confronto con la Turchia per Euro 2032

In caso di mancati adempimenti, potrebbe esserci il rischio di avere un numero inferiore di stadi rispetto alla Turchia, altro paese organizzatore di Euro 2032: "Manca ancora tempo, c'è tempo fino a ottobre 2026. Non posso pensare che l'Italia non sarà in grado di presentare cinque stadi con tutti i requisiti necessari. L'Italia deve farlo".

Inter in finale e stato di salute del calcio italiano

Marchetti si è soffermato sull'Inter finalista in Champions: "Per tutti gli italiani è un motivo d'orgoglio avere un'italiana in finale di Champions. Negli ultimi anni l'Italia ha piazzato squadre nelle finali delle tre competizioni. Questo dice molto dello stato di salute del calcio italiano, un calcio che fa risultati in Europa e speriamo adesso qualificandosi con la Nazionale anche alla Coppa del Mondo 2026".

Soddisfazione per il nuovo formato della Champions

"Siamo molto soddisfatti del nuovo formato della Champions", sottolinea Marchetti, "avevamo degli obiettivi: rendere la competizione più incerta e imprevedibile, dare più varietà alle differenti squadre. Abbiamo assistito a una fase campionato interessantissima, con tante partite incerte e senza partite prive di interesse. E poi la fase a eliminazione diretta è proseguita con partite incredibili, come quella tra Inter e Barcellona".

Il VAR e le nuove ipotesi sul fuorigioco

Capitolo VAR: "È uno strumento essenziale per tutti. Nessuno può immaginare il calcio di oggi privato di questo supporto tecnologico. Ma è anche un elemento da maneggiare con cura, per evitare che trasformi il gioco in qualcosa che gli sportivi non amerebbero vedere. Per quanto riguarda il fuorigioco millimetrico, l'IFAB sta facendo degli esperimenti per testare una modifica delle regole del fuorigioco, che non sia più basata su qualunque parte del corpo. Vedere annullato un gol per tre centimetri di piede o di spalla è qualcosa che si fatica a sopportare a livello di spirito di gioco. Vedremo a cosa porteranno questi esperimenti e se sarà possibile in futuro un fuorigioco non più basato sui tre centimetri ma magari su una parte più significativa del corpo".

Ceferin: “Infrastrutture italiane una vergogna”

Sull'argomento stadi, pochi giorni fa, aveva detto la sua, in un'intervista a SportMediaset, anche il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, stuzzicato sulla candidatura di San Siro per ospitare la finale di Champions recentemente respinta. "Penso che le infrastrutture calcistiche italiane siano una vergogna. Siete uno dei Paesi calcistici più grandi, avete vinto molti Mondiali, Europei, Champions. E allo stesso tempo, tra i grandi Paesi, avete di gran lunga le peggiori infrastrutture. - aveva sottolineato -. A essere onesto, sono un po' stanco di queste discussioni italiane sulle infrastrutture, perché tutto ciò che vediamo sono solo parole. Spero che l'Italia faccia qualcosa. I club hanno bisogno di aiuto da parte del governo, dei comuni, e anche dagli investitori privati. È tempo di agire, perché la situazione è pessima".

La fiducia di Ceferin per Euro 2032

Parole che a sette anni dagli Europei da ospitare insieme alla Turchia fanno suonare l'allarme. "Non sono ancora preoccupato - aveva concluso Ceferin -. Penso che ora anche il governo abbia capito che deve fare qualcosa. Ho molta fiducia in Gabriele Gravina, che è il mio primo vicepresidente. Farà tutto il possibile per colmare il gap. Sono sicuro che l'Italia ospiterà l'Europeo del 2032".

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