Iveco agli indiani di Tata, l'allarme dei sindacati. E il titolo vola

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AGI - L’indiscrezione – anticipata da Reuters – di una possibile trattativa tra Exor, la holding della famiglia Agnelli, e Tata Motors per la eventuale cessione di Iveco fa volare il titolo in Borsa: +8,32% a 16,60 euro per azione.

Sindacati preoccupati: chiesto tavolo urgente

La notizia preoccupa le sigle sindacali dei metalmeccanici, che domandano al governo di aprire un tavolo urgente per chiedere all’azienda di fare chiarezza sul futuro dei lavoratori dell’azienda di mezzi commerciali. Iveco, da parte sua, alla richiesta di un commento, per ora si limita a rispondere con un no comment sulle voci trapelate.

Non solo Tata: altri interessati in campo

Secondo le indiscrezioni, gli indiani di Tata non sarebbero gli unici interessati alla partita qualora Exor decidesse di cedere Iveco, di cui attualmente detiene poco più del 27%. Già nel 2021 la cinese Faw aveva tentato, senza successo, l’acquisto del marchio di veicoli commerciali.

Iveco Defense esclusa dalla trattativa

Una eventuale vendita non includerebbe invece Iveco Defense, su cui ci sarebbero state offerte da altri potenziali acquirenti. Reuters ricorda che nei mesi scorsi Iveco avrebbe ricevuto tre offerte per le proprie attività di difesa: una congiunta da parte di Leonardo e della tedesca Rheinmetall, altre due dal costruttore franco-tedesco di carri armati Knds e dalla società produttrice di armi Czechoslovak Group (Csg).

14mila lavoratori in attesa di risposte

Le sigle sindacali dei metalmeccaniciFim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Fismic Confsal, UglM e AqcfR – dopo le indiscrezioni di stampa, hanno scritto immediatamente al Mimit per chiedere di convocare un incontro urgente sulle prospettive future di Iveco e la stabilità occupazionale dei 14 mila dipendenti che lavorano in Italia per il gruppo. Le organizzazioni sindacali sottolineano nella lettera al ministero che “si aggravano le nostre preoccupazioni riguardo il futuro dei lavoratori di tutto il Gruppo”.

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